Gli altri azzurri qualificati
Per quanto riguarda gli altri azzurri impegnati nella notte la 4×200 maschile è stata decisamente performante e ha centrato centra l’obiettivo con il quarto tempo e soprattutto dando dimostrazione di grande solidità. Carlos D’Ambrosio (1’45″89), Filippo Megli (1’46″37), Marco De Tullio (1’46″69), Stefano Di Cola (1’46″22) nuotano un notevole 7’05″71, preceduti dai campioni olimpici della Gran Bretagna in 7’03″98, dall’Australia in 7’04″32 e dalla Corea del Sud in 7’04″60; alle spalle degli azzurri viaggiano gli Stati
Uniti in 7’06″09 che però inseriranno i migliori in serata. Tre giorni dopo l’argento con record europeo nei 1500 (15’31″79), torna in acqua Simona Quadarella che trova un’avversaria in più rispetto alla lunga distanza: la
fuoriclasse canadese Summer McIntosh che vince la seconda batteria in 8’19″88 rispetto all’ 8’20″48 dell’azzurra. Davanti a tutte viaggia con una marcia in più la statunitense Ledecky che in 8’14″62 mira al ventiquattresimo oro iridato della carriera. «Dopo i 1500 sono entrata in acqua ovviamente con un’altra consapevolezza e con grande determinazione. Ho fatto un po’ più di fatica, ma penso che sia normale – dichiara a fine gara Quadarella – Domani la finale sarà molto difficile, perché la McIntosh è difficile da battere. Il campo delle pretendenti al podio si è allargato e lei potrebbe nuotare molto vicina a Ledecky. Io darò sempre il massimo». Una sorprendente Silvia Di Pietro manda invece in frantumi il record italiano nei 50 farfalla di 25″78 che aveva stabilito per il quinto posto agli europei di Berlino 2014 e in 25″41 accede alle semifinali col terzo tempo. «Mamma mia che sorpresa! Non pensavo proprio di andare così forte», racconta la nuotatrice romana a fine gara.