Al Palaverde di Treviso, già dal 1° quarto sono gli attacchi ad avere la meglio in un posticipo che vede i padroni di casa rimanere in scia dei campioni d’Italia in carica, avanti 51-45 all’intervallo. La Virtus da un primo strappo al rientro in campo, andando sul +10 in poco più di un minuto e gestendo poi la seconda metà di gara fino alla vittoria che la riporta in testa alla classifica al fianco di Brescia. Per Treviso, invece, la 7^ sconfitta significa ripiombare all’ultimo posto
C’è anche Briante Weber, colpo di mercato in estate per Treviso ma ancora in attesa di esordire con la nuova maglia dopo un lungo infortunio, nell’inizio scoppiettante della sfida casalinga contro la Virtus. A prevalere, già dai primissimi possessi, sono gli attacchi e ne esce un 1° quarto a punteggio alto in cui i padroni di casa non si tirano indietro e chiudono sotto solo 25-26. La Virtus prova a dare lo strappo con un 6-0 a inizio del 2° quarto, ma Treviso rimane comunque in scia e non si lascia travolgere. Nonostante le 10 palle perse, di cui ben 5 recuperate da uno scatenato Luca Vildoza, i ragazzi di coach Alessandro Rossi vanno all’intervallo lungo con soli 6 punti da recuperare.
La Virtus cambia passo e si prende il posticipo
Lo strappo, la Virtus sembra riuscire a darlo al rientro dagli spogliatoi, andando avanti di 10 punti dopo poco più di un minuto nel 3° quarto. Solo che Treviso, ancora una volta, non molla il colpo e Kruize Pinkins, forse il migliore dei suoi, tiene a galla i padroni di casa lottando nel pitturato e andando a prendersi diversi falli da parte della difesa avversaria. Difesa avversaria in cui però sale in cattedra un Alessandro Pajola mefistofelico e Bologna ritorna avanti in doppia cifra sul 69-54. I soli 9 punti segnati nel 3° quarto condannano Treviso, che non va oltre qualche volenteroso ma timido tentativo di rimettersi in partita e finisce per trovare la 7^ sconfitta in 8 partite che la condannano all’ultimo posto della classifica.

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