La musica come strumento di sensibilizzazione e di riscatto sociale è arrivata nel carcere di Monza tramite due ospiti d’onore: i rapper Emis Killa e Lazza, al secolo Emiliano Giambelli e Jacopo Lazzarini. La visita è avvenuta venerdì nell’ambito del progetto “Free for music”: l’iniziativa finanziata dall’etichetta discografia Orangle Record avvenuta con la supervisione di Paolo Piffer, consigliere comunale per il gruppo Civicamente, che da sempre conosce il mondo delle carceri, lavorandoci come educatore.
Il progetto
“Free for Music” nelle intenzioni della casa discografica, è un progetto che vuole favorire il reinserimento sociale e stimolare una maggior consapevolezza di sé attraverso la musica, accompagnando i detenuti a una migliore gestione delle loro emozioni. I due rapper hanno risposto alle numerose domande dei detenuti, raccontando la loro personale esperienza.
La musica oltre le mura del carcere
Il progetto “Free for music” non si è limitato al solo incontro con Lazza ed Emis Killa: i partecipanti, durante la fase del progetto, si sono impegnati settimanalmente nella scrittura dei testi e nella produzione di brani musicali che affrontano temi quali libertà, famiglia, riscatto personale e reintegro nella società.
E in tal senso la casa discografica ha spiegato come i brani prodotti all’interno del laboratorio non siano destinati a rimanere dentro le mura del carcere: l’obiettivo del progetto è infatti anche quello di commercializzare i brani all’esterno, trasformando le parole dei detenuti in un ponte di comunicazione con la società.