Berlino, 17 novembre 2025 – “Le gemelle Kessler avevano preso in considerazione il suicidio assistito da diverso tempo e avevano scelto insieme la data di oggi, 17 novembre, per la loro morte”. Lo ha riferito un portavoce della Dghs, una delle tra associazioni tedesche per il suicidio assistito – citato dalla testata Munchner Merkur.

Alice ed Ellen erano diventate membri dell’organizzazione da più di sei mesi, segno che la scelta di morire insieme era già stata fatta da tempo. Mentre in Italia il dibattito sulla ‘morte assistita’ è ancora in atto – dal 2019 è possibile richiedere il ‘suicidio medicalmente assistito’, ma i parametri sono molto stringenti e sono tanti i casi in cui è stato rifiutato dalle Asl – in Germania è possibile dal 2020: la Corte Costituzionale lo ha depenalizzato e ne ha fissati i parametri, anche se il Parlamento non ha mai approvato una legge. Ecco cosa sappiamo. 

Come funziona il suicidio assistito

La ‘Deutsche Gesellschaft fur Humanes Sterben’ – Dghs, in italiano ‘Società tedesca per la morte umana – ha sede a Berlino, è una delle tre associazioni tedesche per il suicidio assistito. Secondo la testata bavarese, un avvocato e un medico hanno condotto con le Kessler dei colloqui preliminari e oggi si sono recati a casa oggi a Grunwald per assisterle.

La morte avviene tramite un’infusione endovenosa, che il ricevente deve attivare autonomamente, attraverso la quale fluisce un’alta dose di anestetico barbiturico. Questo provoca un arresto cardiaco e circolatorio in breve tempo.

Le gemelle Kessler in passato avevano affrontato pubblicamente il tema della loro morte. Senza figli e parenti stretti, le Kessler avevano annunciato in alcune interviste di voler includere organizzazioni benefiche nei loro testamenti ed essere sepolte insieme.

Suicidio assistito: in Germania è depenalizzato dal 2020 

In Germania il suicidio assistito è stato depenalizzato nel 2020, per determinate circostanze, dalla Corte Costituzionale (Bundesverfassungsgericht), la quale ha dichiarato incostituzionale una norma che lo proibiva. La sentenza in questione stabiliva infatti che deve esserci “margine sufficiente affinché un individuo possa esercitare il proprio diritto a una morte autodeterminata” e decidere quindi di “porre fine alla propria vita secondo i propri termini”.

Allo stesso tempo, la Corte Costituzionale ha specificato che nessuno può essere obbligato a favorire un suicidio assistito e lascia al Parlamento la facoltà di introdurre una legislazione per regolarlo, al momento assente a differenza di altri Paesi come Svizzera, Nuova Zelanda o alcuni stati degli Usa.

I parametri per accedere alla morte assistita 

Come spiega la Bild, la pratica in Germania non è automaticamente consentita in ogni caso: chi intende ricorrervi deve dimostrare di “agire responsabilmente e di propria spontanea volontà“, essere maggiorenne e avere riconosciuta la propria capacità giuridica. Inoltre, chi assiste il richiedente non può eseguire personalmente l’atto, perché ciò sarebbe da considerare una pratica di “eutanasia attiva“, che invece è vietata.

Negli ultimi anni, ci sono stati più tentativi di gruppi politici presso il Parlamento federale tedesco (Bundestag) per arrivare a una legge sul suicidio assistito, finora non andati a buon fine.