Il sogno di qualsiasi appassionato di auto sportive sarebbe quello di possedere più Ferrari possibili nel suo garage. Spesso i collezionisti, una volta raggiunto questo traguardo, tendono a non usare quotidianamente i bolidi del Cavallino per evitare danni. Un controsenso, ma per fortuna nel mondo ci sono anche automobilisti che non hanno paura di affrontare gli spostamenti in città al volante di supercar dall’alto valore. Un uomo in California possiede tre Ferrari che farebbero invidia a chiunque, eppure vuole godersele all’aria aperta.

Si chiama Kevin Enderby e, nei limiti di una cura opportuna, ha scelto di divertirsi, esattamente come vorrebbe fare qualsiasi proprietario di Ferrari. Le sue vetture del Cavallino perderanno valore nel tempo con così tanti km, ma ci sono emozioni che vanno vissute senza l’assillo del danaro. Rappresentano la prova tangibile che chi riesce a comprare una vettura sportiva dovrebbe utilizzarla con regolarità e non lasciarla a fare la muffa sotto un telo in un garage. Se le auto hanno un’anima, quelle possedute da Enderby sono molto fortunate.

La collezione storica

L’uomo possiede una 308 GTS del 1984, una F355 GTS del 1995 e una F430 del 2006. Tre auto leggendarie della Casa modenese di tre epoche molto diverse. Si ritiene che la sua 308 GTS abbia percorso più miglia di qualsiasi altra Ferrari nella storia, superando le 241.000 sul contachilometri e tutte e tre hanno affrontato oltre 200.000 miglia ciascuna. La biposto venne prodotta dal 1975 al 1985 in sei modelli, tutte GT o Gran Turismo, ma di base in sole due versioni: la Berlinetta, che era il tipo principale siglato GTB (Gran Turismo Berlinetta), e la versione Scoperta (con tettuccio rigido amovibile, tipo “Targa”) e siglata GTS (Gran Turismo Scoperta). In entrambe le versioni, la 308 equipaggiava un V8 centrale-trasversale a trazione posteriore.

La 308 GTS non è esattamente la prima vettura da usare negli spostamenti in città, essendo un bolide in grado di accelerazioni brucianti. Enderby ha dichiarato in alcune interviste: “Se non le guidi, ti perdi metà del divertimento”. Non gli si può dare torto, in particolar modo al volante della F430, una delle sportive più iconiche della gamma del nuovo millennio. Svelata in occasione del Motor Show di Parigi nel settembre 2004, la F430 ha rappresentato un ulteriore passo in avanti tecnico rispetto alla 360 Modena. Sotto al cofano ha debuttato anche la nuova generazione di motori V8 prodotti in collaborazione con Maserati e che hanno aperto nuovi orizzonti alla Casa modenese. Per la F430 venne scelta una distribuzione a 4 valvole per cilindro con doppio albero a camme in testa per bancata. Le prestazioni? Top speed di 315 km/h per la coupé e di oltre 310 km/h per la spider, mentre lo scatto da 0 a 100 km/h veniva coperto in 4,0 secondi per la Berlinetta e 4,10 secondi per la versione Scoperta, tempi record 20 anni fa.

Ferrari da godere

Il collezionista americano ha spiegato che conservare le sue supercar italiane in condizioni eccellenti non è un compito facile. La Ferrari 308 ha richiesto oltre 1.100 ore di lavoro dal 1990 ad oggi. Anche la F430 ha dovuto subire un trapianto di cuore quando una biella ha perforato il monoblocco del V8. Sotto al cofano venne impiantato un nuovo V8 danneggiato da un incendio ma con appena 22.000 miglia sul contachilometri. Non sono mancati incidenti a bordo dei bolidi, ma ognuna di queste vetture è una testimonianza tangibile dell’alta ingegneria della Casa modenese.