Hoyte van Hoytema, direttore della fotografia di Christopher Nolan, ha spiegato come il regista sia riuscito a girare in IMAX e in pellicola l’intera Odissea, al cinema dal luglio 2026: bisognava risolvere un problema tecnico…

L’Odissea di Christopher Nolan è uno dei tre primi film di finzione a essere girato interamente in IMAX, sicuramente il primo ad arrivare in sala nel 2026. Rispetto agli altri mostra tuttavia una particolarità: è girato in pellicola, non in digitale, il che poneva una problematica non solo in materia di costi, ma anche pratica, come ha spiegato in modo molto chiaro il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema a Empire. C’era un motivo preciso per cui l’IMAX veniva usato solo per le sequenze d’azione: cogliere un dialogo pulito sarebbe stato pressocché impossibile… fino ad ora.
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L’Odissea di Christopher Nolan ha risolto il problema del rumore delle camere IMAX

Insieme all’Odissea di Christopher Nolan, al cinema dal 16 luglio 2026, nello stesso anno – a dicembre – vedremo altri due lungometraggi di fiction girati interamente in IMAX, cioè Dune: Parte Tre e Avengers: Doomsday. Quest’ultimi sono però prodotti in IMAX digitale, mentre Nolan preferisce da sempre la buona vecchia pellicola: nel caso specifico dell’IMAX, parliamo di un 65mm a scorrimento orizzontale. Ora, le cineprese in pellicola devono trascinarla con un motore, per 24 fotogrammi al secondo, e se per il 35mm si era riusciti a contenere questo rumore dopo decenni, le camere IMAX tradizionali rimanevano troppo chiassose per un dialogo raccolto. Era la principale ragione per cui si tendeva a girare in IMAX solo le grandi scene d’azione. Certo, l’IMAX digitale ha risolto il problema alla radice, ma Nolan e il suo direttore della fotografia Hoyte van Hoytema non avevano alcuna intenzione di rinunciare alla pellicola “solo” per questo, così…

Le cineprese IMAX usate per l’Odissea sono state avvolte in quello che Nolan chiama “blimp system”, un “dirigibile” che è di fatto una sorta di camera di insonorizzazione, così da attutire il suono. Hoyte racconta il test: “Ho presentato a Chris il primissimo piano di un bambino, sullo schermo IMAX, mentre recitava Sound and Vision di David Bowie, da un pezzo di carta. Era davvero commovente: quel livello di intimità in immagine e suono, fusi insieme, proiettato al cinema.” Nolan ha apprezzato immediatamente: “Non saremmo mai stati in grado prima di girare una cosa del genere. Cambia tutto. Puoi girare a trenta centimetri dalla faccia di chi recita, mentre sta sussurrando, e quel sonoro lo puoi usare. Questo spalanca le porte a momenti di performance molto intima, nel più bel formato che esista al mondo.”

Non è la prima volta che Chris e Hoyte piegano l’IMAX alle loro necessità: per Oppenheimer ottennero dalla Kodak una pellicola IMAX in bianco e nero, fino a quel momento mai prodotta.