Una lettera Inps per 4 milioni di famiglie al rientro delle vacanze estive. All’interno, un QR code pensato per quattro categorie di giovani: inoccupati, disoccupati, studenti e occupati in cerca di nuove opportunità.
Inquadrando il codice con il proprio smartphone si aprirà uno spazio digitale con più di 50 servizi personalizzati.
Perché la busta Inps ai giovani
L’obiettivo, come spiega il presidente dell’Inps Gabriele Fava, è duplice: aiutare le nuove generazioni a trovare un’occupazione stabile e garantire al sistema previdenziale italiano una base contributiva più solida per il futuro, come spiegato in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore.
Il futuro che, infatti, non è roseo per l’Italia sotto il profilo previdenziale, con il numero dei pensionati che va aumentando se messo in proporzione con il numero dei lavoratori.
Per dirla con le parole di Fava,
Non c’è sostenibilità previdenziale senza l’inclusione dei giovani nel mercato del lavoro. Più giovani portiamo a bordo, garantendogli un futuro professionale, e più contribuenti avremo. È ai nastri di partenza anche una campagna di educazione previdenziale nelle scuole e nelle università.
L’obiettivo è far conoscere fin da subito ai ragazzi il funzionamento del sistema pensionistico e i vantaggi di una contribuzione costante, sensibilizzandoli su un tema spesso percepito come lontano.
Fava precisa che “l’Inps non è solo pensioni”, ma che l’Istituto
è molto di più, eroga il welfare a circa 52 milioni di utenti mediante 470 prestazioni socio-assistenziali e previdenziali.
L’Inps accelera sulla digitalizzazione
E un’altra grande trasformazione riguarda la digitalizzazione dei servizi: l’Inps ha avviato 38 progetti basati sull’Intelligenza artificiale, di cui 23 già operativi. Questi strumenti non sostituiranno le persone, ma consentiranno di automatizzare i processi più ripetitivi, liberando tempo ed energie per le attività di maggiore valore.
Tra le novità già attive:
- assistenti virtuali specializzati come il consulente digitale delle pensioni per fornire risposte immediate agli utenti;
- smistamento automatico delle Pec con 5 milioni di comunicazioni già gestite senza intervento umano;
- analisi documentale e ticket customer care con tempi di risposta ridotti.
Il processo di digitalizzazione passa anche dal potenziamento dell’App Inps Mobile, che negli ultimi mesi ha registrato 2,4 milioni di nuovi download, raggiungendo i 6 milioni di utenti attivi e oltre 36 milioni di accessi ai servizi.
I servizi più utilizzati via smartphone nel 2025:
- Isee con +200% di accessi rispetto al 2024;
- stato dei pagamenti (+186%);
- estratto conto contributivo (+78%);
- Naspi (+46%).
E riguardo alla Naspi viene aggiunto che la procedura sarà completamente integrata entro dicembre.
Puntando sulla digitalizzazione e sull’IA, l’Inps punta a rendere l’App uno strumento unico di interazione tra cittadini e Istituto, evitando code agli sportelli e velocizzando l’accesso alle informazioni.
Nuove misure Inps a supporto delle imprese
Non solo cittadini: l’Inps annuncia anche iniziative per aiutare le imprese in difficoltà, rafforzando il ruolo collaborativo dell’Istituto. Due le principali novità:
- la Pre-Durc, cioè un avviso preventivo alle aziende sulle possibili criticità contributive per permettere loro di sanarle prima di incorrere in sanzioni;
- il correttivo ter al nuovo Codice della crisi d’impresa con il quale l’Inps diventa parte attiva nei piani di risanamento prevedendo anche formule di saldo e stralcio o rateizzazioni per aiutare le aziende a superare momenti di crisi.