“A Rino Gaetano la musica italiana dovrebbe chiedere scusa perché al suo tempo non lo ha mai considerato né premiato”: lo dice Giorgio Verdelli regista di Rino Gaetano – Sempre più blu, il nuovo docufilm sul cantautore crotonese in uscita al cinema il 24, 25 e 26 novembre con una anteprima, alla presenza del regista,  il 23 novembre al Cinema Citrigno di Cosenza (ore 18) ed al The Space Cinema di Lamezia Terme (ore 20).
Rino Gaetano – Sempre più blu scritto da Verdelli insieme a Luca Rea, non è una biografia ordinaria: è un viaggio emotivo, un sogno a occhi aperti, un ritratto corale che restituisce l’uomo oltre il mito, il poeta dietro il cappello. Nel nostro articolo trovate un estratto dell’intervista a Verdelli.  Il video integrale dell’intervista è disponibile anche in fondo alla pagina.

Un docufilm che svela l’uomo Rino Gaetano

“Rino Gaetano – Sempre più blu” è prodotto da Sudovest Produzioni e Indigo Film, con Rai Documentari e il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission. Il lavoro include materiali rari: un inedito (Un Film a Colori – Jet Set), taccuini personali e interviste radiofoniche che mostrano il Rino autentico, lontano dalle caricature televisive. Il mosaico di testimonianze comprende Riccardo Cocciante, Shel Shapiro, Danilo Rea, Brunori Sas, Lucio Corsi, Sergio Cammariere e molti altri.

Alla ricerca di Rino a bordo di una vecchia Fiat 500

Poi c’è Tommaso Labate, che a bordo di una Fiat 128 ci riporta nei luoghi della Calabria di Rino, mentre la narrazione – affidata alla voce di Peppe Lanzetta, e ai timbri intensi di Claudio Santamaria, Paolo Jannacci e Valeria Solarino – ci svela un Rino più intimo, universale, profondamente nostro

Il legame con Crotone: “Qui tutto inizia e tutto finisce”

Verdelli conferma che Crotone è una delle protagoniste del docufilm: “Rino tornava spesso qui, anche in incognito. Amava il mare e le sue radici. Non potevamo aprire e chiudere il film altrove.”. Resta il rammarico per la mancata anteprima del film proprio nella città natale del cantautore. 
La Calabria, tra coste e suggestioni visive, diventa lo sfondo narrativo del viaggio di Rino e del percorso cinematografico intrapreso dal regista.

Le canzoni come guida del racconto

Verdelli spiega che la parte più semplice è stata dare spazio alle canzoni: “Le faccio ascoltare quasi per intero. Sono la chiave per capire davvero Rino.”
Più complesso, invece, restituirne il pensiero: “Le interviste TV non bastavano. In radio raccontava il vero sé, le sue idee, l’amore per il Sud.”

Talento libero, spesso osteggiato

Il regista sottolinea quanto Gaetano fosse in anticipo sui tempi: “Era un artista non allineato, e questo gli è costato. La musica italiana dovrebbe chiedergli scusa.” Un esempio per molti cantautori contemporanei, come Brunori Sas e Lucio Corsi, che nel film riconoscono il debito artistico verso di lui.

VIDEO – Intervista integrale a Giorgio Verdelli