di
Filippo Bonsignore

Da Matteo Renzi a Paolo Zangrillo, crescono le voci di chi vuole la conferma del capoluogo. ll ministro per lo Sport Andrea Abodi: «Torino ha dimostrato di essere all’altezza, stiamo bene qui»

Via al pressing su Roma. Spente le luci dell’Inalpi Arena e chiuso il primo ciclo torinese delle Atp Finals nel migliore dei modi, con il trionfo di Jannik Sinner, è già tempo di futuro. Lo sguardo va obbligatoriamente al prossimo quinquennio, e al derby con Milano per ospitarlo, e si allunga fino alla capitale che diventa il campo centrale dove si giocherà la partita.

Il governo Meloni e la Federazione tennis

Da una parte della rete ci sarà il governo Meloni, dall’altra la Federazione italiana tennis e padel che dovranno dirimere in prima battuta una questione fondamentale, l’applicazione del Decreto Sport che cambia la governance delle Finals. La nuova legge infatti ha aggiunto, oltre al contributo di 97,5 milioni, Sport e Salute, la società governativa che si occupa di sport, nella gestione del torneo dei Maestri, togliendo l’esclusiva alla Fitp e rallentando la marcia di Torino verso la conferma come sede dell’evento. Una conferma con un mandato pieno, fino al 2030, e non limitato al 2026, già ufficiale, e al 2027, che resta l’opzione principale e quasi certa nonostante le recenti evoluzioni del dibattito lo avessero reso meno sicuro, prima di un possibile trasferimento a Milano.



















































Pubblico entusiasta e giocatori soddisfatti

Dall’esito del confronto, già in atto, tra governo e Federazione dipenderà la scelta tra le due città ma Torino appare ancora in vantaggio grazie alla traiettoria di successo di questi anni, confermata dall’edizione 2025: quasi 230 mila spettatori, impatto economico pari a 591,1 milioni, organizzazione perfetta, pubblico entusiasta e giocatori altrettanto soddisfatti. Particolare, quest’ultimo, tutt’altro che trascurabile perché l’opinione dei campioni pesa eccome in casa Atp, l’associazione che li rappresenta e che è proprietaria del torneo. Questo è il patrimonio che Torino non vuole disperdere ma continuare a valorizzare e, se possibile, ulteriormente migliorare. E che fa ritenere a molti che il capoluogo piemontese meriti la conferma. 

Renzi: «Evento che a Torino ha un gusto particolare»

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, lo ha scritto sui social: «Chi ha seguito le Atp Finals di Torino oggi è entusiasta per la vittoria di Sinner ma anche per lo spettacolo di una città trasformata dall’evento. Evento che a Torino ha un gusto particolare. Complimenti agli organizzatori, a cominciare dal presidente Binaghi e dal presidente Gaudenzi. Il governo Meloni sta provando a mettere le mani sulla gestione della manifestazione: invito la presidente e il ministro Abodi a smetterla e non fare forzature. Una volta che c’è una cosa che funziona benissimo, possiamo evitare di rovinarla con gli appetiti della politicuccia romana? Chi ha orecchie per intendere, intenda».

Zangrillo: «Risultati eccellenti»

Il richiamo è forte e trova una sponda interessata nel ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che è anche coordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte: «In cinque anni l’amministrazione piemontese ha dimostrato di saper organizzare molto bene un evento così complesso, ottenendo sempre dei risultati eccellenti. Per cui credo che Torino abbia tutte le possibilità di giocarsi le sue carte per continuare a mantenere qui la manifestazione. Le aspettative di Milano sono ovviamente legittime però le cose sono andate benissimo a Torino, sono stati tutti contenti».

Abodi: «Per ora stiamo a Torino e stiamo bene qui»

Anche il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, fa un passo verso la città della Mole: «La decisione la prenderà l’Atp, non il Governo. Di solito si cerca di valorizzare il lavoro fatto: Torino ha dimostrato di essere all’altezza e sono convinto che sarà ancora protagonista». Il nuovo palasport milanese di Santa Giulia, o i padiglioni della Fiera, potrebbero far vincere Milano? «Sono ipotesi che lasciano il tempo che trovano — chiarisce —. Milano è in grado di accogliere qualsiasi evento di grande livello, lo dimostrano le Olimpiadi, ma per ora stiamo a Torino e stiamo bene qui». Il pressing continua.


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18 novembre 2025