Il progetto

Le gemelle veronesi Santin ospiti del primo giorno del torneo come referenti del progetto con cui le Federazioni Tennis e Tennistavolo promuovono nelle scuole il valore della diversità




Racchette in classe con le gemelle Santin e l'azzurro Volandri


Racchette in classe con le gemelle Santin e l’azzurro Volandri




Racchette in classe con le gemelle Santin e l'azzurro Volandri


Racchette in classe con le gemelle Santin e l’azzurro Volandri

Favorire la pratica degli sport di racchetta tra i più giovani e tra gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, promuovendo al contempo valori educativi e sociali. È l’obiettivo di «Racchette in Classe», il progetto promosso dalla Federazione Italiana Tennis e Padel (Fitp) con il supporto della Federazione Italiana Tennistavolo (Fitet) che torna dopo 12 anni attraverso la collaborazione tra istituti scolastici e circoli.

Con una novità, presentata oggi nella Sala Conferenze di BolognaFiere: due maestre di inclusione, le gemelle veronesi Caterina e Francesca Santin, che scendono in campo con la loro associazione, la Bottega dei Talenti, per incentivare la partecipazione di studenti con Bisogni Educativi Speciali e con disabilità, sia in ambito motorio che relazionale.

La delegazione veronese, accolta tra gli altri dal capitano degli Azzurri Filippo Volandri, era composta anche da Angelo Campi, sindaco di Salizzole e consigliere Anci Veneto, Annalisa Tiberio, referente della Rete cittadinanza e Costituzione e Alessandro a Rossini in rappresentanza della Nazionale Cantanti.

La novità

«La grande novità di quest’anno è l’introduzione di percorsi Baby dedicati alla scuola dell’infanzia», conferma Sergio Santin, papà di Caterina e Francesca e presidente dell’associazione, che un anno fa era già stato ospite con le figlie della Federazione Tennis e Padel durante la fase a gironi della Coppa Davis, proprio per suggellare alla presenza dei campioni del nostro tennis – da Volandri a Berrettini fino a Sinner – questa nuova collaborazione.

«Per il progetto “Racchette in classe”, che ha una forte vocazione all’inclusione, le due Federazioni hanno infatti coinvolto la nostra associazione che da anni è impegnata a diffondere nelle scuole e nei circoli sportivi il progetto “Lo sport include con i talenti”. Siamo fermamente persuasi, infatti, delle enormi potenzialità inclusive delle attività sportive, in cui è giusto e anzi auspicabile che ognuno, indipendentemente dalle proprie condizioni fisiche e psichiche, possa letteralmente mettersi in gioco, mettendo in campo i propri talenti e le proprie capacità. Convinti come siamo che in qualsiasi settore, dallo sport alla scuola, dalla famiglia alla società intera, la diversità rappresenti assolutamente una ricchezza».

I dati

L’attenta analisi dei dati raccolti nei precedenti anni scolastici su un campione molto ampio degli alunni delle scuole primarie nell’ambito del progetto Kids ha infatti fatto emergere le sempre più marcate difficoltà delle nuove generazioni in ambito motorio. Difficoltà che, ne sono convinte le Federazioni, possono essere superate promuovendo un’educazione di qualità, fatta di giochi di movimento, centrata sui bambini a partire dalla Scuola dell’Infanzia. Per tale motivo, già nello scorso anno scolastico hanno avviato il progetto pilota Racchette in Classe Baby, in collaborazione con l’Associazione Bottega dei Talenti, completamente gratuito per i bimbi e per i docenti delle scuole che vorranno partecipare, così come per le Istituzioni scolastiche e per le famiglie.

Assieme si vince

«Assieme si vince, il motto di Caterina e Francesca, è un dogma straordinario. Queste ragazze insegnano energia, forza e resilienza», spiega Michelangelo Dell’Edera, team manager della Nazionale italiana di Tennis e direttore dell’Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi. «Lo scorso anno abbiamo coinvolto 10mila bambini per testare il progetto Racchette in classe Baby per poi estenderlo, a partire proprio da oggi, a tutti i bimbi e le scuole dell’infanzia interessate con oltre 2mila borse di studio per ragazzi con disabilità o meritevoli».

Il diritto al gioco

«Il nostro obiettivo è supportare il diritto al gioco del bambino e la gioia di muoversi promuovendo attività che stimolino capacità e abilità non solo di tipo motorio, ma anche cognitive, sociali, emozionali ed etiche intese come veicolo di inclusione, partecipazione, aggregazione sociale, benessere psicofisico e prevenzione», è la dichiarazione di intenti di Fitp e Fitet, presente con Matteo Quarantelli, coordinatore delle attività sportive. «Su questa ampia base di abilità motorie fondamentali l’idea è costruire nel tempo quelle più complesse e specifiche, anche grazie all’arricchimento di abilità legate ai giochi di racchetta con cui fare giocare i bambini in modo attivo, intelligente ed inclusivo».

I progetti

I Progetti «Racchette in Classe» Kids, Junior e Pro, svolti in tutte le regioni d’Italia e rivolti rispettivamente ai ragazzi della primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, hanno coinvolto l’anno scorso circa 719.019 studenti che hanno attuato entrambe le fasi del progetto (curricolare ed extracurricolare), più di 400.000 bambini che hanno svolto la prima fase. In tutto il Paese ben 2.348 Istituti scolastici e circa 921 Scuole di Tennis, Padel, Beach Tennis, Pickleball e Tennistavolo hanno riconosciuto il valore e sposato il progetto.

Ottimi anche i risultati della sperimentazione del progetto Racchette in classe Baby, con oltre 8.000 bambini che hanno testato quello che da oggi va a regime a tutti gli effetti: tutte le scuole dell’Infanzia interessate potranno chiedere di aderire al progetto «Racchette in classe Baby» compilando il modulo reperibile a questo link.