Le banche europee, nel 2025, presentano complessivamente «posizioni robuste di capitale e liquidità e una forte generazione di utili»

La Bce, come ogni anno, ha aggiornato la classifica delle banche europee più solide secondo i requisiti di capitale individuali (Pillar 2 Requirements, P2R, fissati dalla Vigilanza Bce) e gli istituti di credito italiani hanno ottenuto buone valutazioni, in termini di rischiosità.

Le banche italiane tra le più robuste in base ai test «Srep»

Il gruppo Credem, secondo i dati Srep, è il primo in Italia e tra le prime tre banche europee per requisiti di capitale.  Il parametro su cui si basa il confronto è il Pillar 2 Requirement (P2r), fissato per Credem all’1,25%: anche questo valore colloca la banca al primo posto in Italia, tra le prime tre in Europa. Per quanto riguarda le banche italiane, tra le meglio piazzate ci sono anche Banca Mediolanum (con un parametro valutato all’1,50%) e Intesa Sanpaolo (1,65%).



















































Il contesto europeo

Le banche europee, nel 2025, presentano complessivamente «posizioni robuste di capitale e liquidità e una forte generazione di utili». Lo si legge nello «Srep», il processo di revisione e valutazione prudenziale. «I requisiti e la guidance sul capitale Cet1 e i requisiti di secondo pilastro 2026 «restano complessivamente stabili all’11,2% e all’1,2% rispettivamente», spiega la vigilanza bancaria, mentre la guidance non vincolante Pillar 2 scende dall’1,3% all’1,1%. Rispetto allo Srep precedente, la Bce ha imposto il 30% in meno di misure qualitative, perlopiù sul rischio di credito e l’adeguata governance e patrimonializzazione. Le priorità 2026-28 sono «resilienza ai rischi geopolitici e incertezze macro-finanziarie» oltre che solidità operativa e dei sistemi It. Gli «esami» Srep hanno riguardato 105 banche direttamente vigilate dalla banca centrale europea.

19 novembre 2025 ( modifica il 19 novembre 2025 | 07:22)