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Corriere Animali
Il paleontologo francese, noto per i ritrovamenti, negli anni 70, di specie mai studiate prima come l’Ouranosaurus nigeriensis e il Nigersaurus taqueti, si è spento a Parigi all’età di 85 anni
Philippe Taquet, paleontologo francese tra i più influenti del Novecento e figura cardine del Muséum national d’histoire naturelle, è morto a Parigi all’età di 85 anni. La notizia della scomparsa, avvenuta domenica, è stata data oggi dal quotidiano Le Monde.
Scienziato libero e visionario, a lui si devono scoperte fondamentali nel Sahara e l’identificazione di alcune delle specie di dinosauri più sorprendenti mai rinvenute in Africa. È lui lo scopritore dell’Ouranosaurus e del Nigersaurus.
Figlio destinato alla tradizionale industria tessile di famiglia, Taquet scelse presto un’altra strada. Il momento decisivo arrivò nel dicembre 1964, quando, giovane studente di 24 anni, fu convocato dal suo maestro Jean-Pierre Lehman al Muséum national d’histoire naturelle di Parigi. I geologi francesi, in missione in Niger alla ricerca di uranio, avevano trovato ossa fossili nel deserto del Ténéré. Serviva qualcuno che partisse subito. Taquet accettò senza esitazione. «In quel momento stavo anche prendendo la paleontologia come moglie» raccontava spesso lo studioso.
Nel Sahara nigeriano Taquet rinvenne, tra il 1965 e il 1972, un patrimonio straordinario di fossili di dinosauri. Tra questi, appunto, i resti dell’Ouranosaurus nigeriensis, descritto nel 1976, e del Nigersaurus taqueti, così chiamato in suo onore. Le sue missioni contribuirono anche alla riscoperta del Sarcosuchus, gigantesco coccodrillo preistorico.
Ricercatore al Consiglio nazionale delle ricerche francese, Taquet fu titolare della cattedra di paleontologia del Muséum national d’histoire naturelle, di cui divenne direttore dal 1985 al 1990.

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18 novembre 2025 ( modifica il 18 novembre 2025 | 17:26)
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