Dopo il successo di Mary Poppins e Citty Citty Bang Bang, quando Sean Connery lasciò il ruolo di James Bond 007, il producer Albert Broccoli lo propose a Dick Van Dyke. L’attore declinò e, ora che è quasi centenario, non ha rimpianti.
Il 13 dicembre Dick Van Dyke compirà 100 anni: il mitico Bert lo spazzacamino di Mary Poppins riesce persino a lavorare ancora, avendo coprodotto e interpretato un video dei Coldplay l’anno scorso! Inossidabile, sempre positivo e sorridente, intervistato da Today, ha ammesso una voce che lo riguardava: è vero che alla fine degli anni Sessanta, quando Sean Connery volle lasciare il ruolo di James Bond 007, il producer Albert Broccoli lo offrì proprio a lui, per quanto strano possa sembrare? Sì, ma rifiutò, con pochi rimpianti.
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Dick Van Dyke declinò James Bond 007: cosa avrebbero detto i suoi fan?
Grandissimo attore, cantante e ballerino, ma pur sempre scatenato burlone amante della gag fisica, slapstick: Dick Van Dyke avrebbe saputo interpretare tranquillamente James Bond 007, ma il personaggio – al di là della tecnica attoriale che avrebbe garantito comunque – non rientrava davvero nelle sue corde. Ma come aveva mai pensato il producer Albert “Cubby” Broccoli a una simile proposta? Al di là di Mary Poppins, Van Dyke si era in effetti avvicinato al mondo dello scrittore Ian Fleming, portando però sullo schermo un altro suo ben diverso personaggio: l’inventore Caractacus Potts nel musical Citty Citty Bang Bang (1968) di Ken Hughes, tratto dal romanzo “Chitty Chitty Bang Bang: The Magical Car” proprio di Fleming. Certo, si era in un altro pianeta, e Van Dyke lo sapeva: “Per un pelo non divenni Bond. Cubby Broccoli me lo chiese: ‘Ti piacerebbe essere Bond?’ Risposi: ‘Ma l’hai sentito il mio accento inglese?‘. Conversazione finita!” A parte gli scherzi, Dick pensa che sarebbe stata una vera svolta nella sua carriera, sia in senso positivo, sia in negativo. Da un lato si prospettava “una grande esperienza“, dall’altro è sicuro che il suo enorme fandom, che l’aveva amato per Mary Poppins e Citty CItty Bang Bang, sarebbe stato spiazzato: “Non avrebbero accettato da me una cosa del genere.“
Sappiamo poi come andò: dopo l’esperimento fallito col George Lazenby di Agente 007 – Al servizio segreto di sua maestà (1969), Broccoli convinse Connery a rientrare un’ultima volta con Agente 007 – Una cascata di diamanti (1971), prima di assestare finalmente il post-Connery con Roger Moore, a partire da Agente 007 – Vivi e lascia morire (1973).