Lasciano la cella per decorrenza dei termini di custodia cautelare alcuni esponenti di vertice della famiglia Moccia. Sono stati i giudici della sesta penale ad accogliere le istanze dei difensori degli esponenti della famiglia Moccia e a rilevare l’avvenuta decorrenza dei termini, a distanza di più di tre anni di celebrazione di un processo in primo grado. Lasciano così la cella Antonio Moccia, Luigi Moccia, Angelo Moccia, Gennaro Moccia (figlio di Angelo) e Pasquale Credentino.
I giudici hanno accolto le istanze degli avvocati, in particolare dei penalisti Saverio Senese e Gennaro Lepre (per Antonio Moccia), Gennaro Moccia (di Angelo) difeso dai penalisti Annalisa Senese e Ernesta Siracusa, Luigi Moccia (difeso dai penalisti Saverio Senese e Gennaro Lepre), Angelo Moccia (difeso da Annalisa Senese e Claudio Botti), Pasquale Credentino (difeso dagli avvocati Nicola Quatrano e Salvatore Pettirossi).
Una sorta di terremoto legato alla lunghezza di un processo complesso, nel corso del quale sono al vaglio dei giudici le accuse di associazione camorristica.
Il processo è istruito dinanzi alla settima penale, ma le istanze sono state trasmesse e valutate dai giudici della sesta penale, dal momento che ci troviamo in un periodo feriale. Nel corso del dibattimento sono state celebrate due udienze alla settimana finì al tardo pomeriggio, a dimostrazione della volontà dei giudici di occuparsi di questo caso, mentre i difensori hanno più volte aderito alla volontà di acquisire gli atti dei collaboratori di giustizia senza dare luogo a maratone dibattimentali.