Un progetto definito “orgogliosamente made in Italy al 100%, inedito nel mondo e realizzato in due anni facendo leva sull’aggregazione e la cooperazione”. Si tratta di una funivia che ha già permesso di trasportare più di 30.000 tonnellate di mele. In particolare, seguendo un percorso caratterizzato da un dislivello di quasi 90 metri, l’impianto ha la capacità di portare a destinazione ogni ora 460 contenitori da 300 kg ciascuno alla velocità di 5 metri al secondo
E’ stata ribattezzata la “funivia delle mele”, un progetto definito “orgogliosamente made in Italy al 100%, inedito nel mondo e realizzato in due anni facendo leva sull’aggregazione e la cooperazione, fattori che hanno evitato il flusso migratorio della nostra popolazione e dei nostri agricoltori che, al contrario, vogliono vivere questo territorio così come lo vorranno i nostri figli”. Con queste parole la struttura è stata presentata dal presidente di Melinda, Ernesto Seppi, che nelle scorse ore ha inaugurato l’impianto a Predaia, in Trentino, alla presenza della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ed il presidente di Melinda, Ernesto Seppi all’inaugurazione della Funivia delle Mele a Predaia, in Val di Non – ©Ansa
Estesa per 1,3 chilometri
L’inaugurazione ufficiale della funivia è arrivata proprio ieri, 18 novembre, a distanza di alcune settimane rispetto all’accensione dei motori avvenuta a fine estate con il completamento del primo viaggio. Da quel momento in avanti, Melinda ha già trasportato in questo modo più di 30.000 tonnellate di mele. In particolare, seguendo un percorso caratterizzato da un dislivello di quasi 90 metri, l’impianto ha la capacità di portare a destinazione ogni ora 460 contenitori da 300 kg ciascuno alla velocità di 5 metri al secondo. Evitando, tra l’altro, che oltre 5.000 camion debbano viaggiare ogni anno. Estesa per 1,3 chilometri, la funivia collega una delle sale di lavorazione di Melinda, quella di Predaia, con le celle ipogee, ovvero le stanze di roccia dolomitica adibite per la frigoconservazione che garantiscono un risparmio energetico del 30% rispetto ai magazzini tradizionali, situata nel cuore della miniera di Rio Maggiore.

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Le parole di Giorgia Meloni
L’avveniristico impianto a fune realizzato dal Consorzio Melinda, il primo al mondo per il trasporto di prodotti agricoli, ha visto come detto la presenza della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha descritto l’opera come “dotata di visione” e “all’avanguardia”. La premier ha partecipato alla cerimonia che ha visto l’attivazione della funivia, destinata a collegare le zone di raccolta alle celle ipogee di stoccaggio. Durante il suo intervento, Meloni ha voluto elogiare l’eccellenza del comparto: “Il Consorzio Melinda è una delle realtà più solide del settore. Faccio i miei complimenti ai 4.000 piccoli produttori che, con la raccolta a mano di 400.000 tonnellate di mele l’anno, raccontano una storia che è custodia del territorio e cultura del lavoro”, ha detto. La presidente del Consiglio ha sottolineato, inoltre, il valore strategico del modello. “Questo è orgoglio nazionale, reso possibile da un saper fare che fa dell’agricoltura italiana un unicum, un’eccellenza riconosciuta per essere unica al mondo”, ha sottolineato.

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