Tra l’altro, salvo due-tre volte l’anno osannate sui social come grandi benedizioni, in passerella continuano a sfilare cadaveri, la stragrande maggioranza dei personaggi famosi si fa di Ozempic a cannone per dimagrire vertiginosamente e restare sempre il più ossuto possibile, esiste addirittura un intervento di chirurgia estetica per levarsi le guance e aguzzarsi così il viso. A Hollywood lo hanno già fatto ‘tutte’ o quasi. Intanto, noi siamo bellissime così come siamo, certo, ce lo dice anche lo spot degli assorbenti, ma magre-cadaveriche è ancora, purtroppo, meglio. Perché nessuna attivista dell’Instagram, nessuna cantante, nessuna attrice, influencer e via dicendo sta realmente ‘combattendo’ lo standard, ma ne sta solo ‘rappresentando’ uno ‘nuovo’. Che durerà il tempo di un succhiotto, o che forse, a ben guardare, non è mai iniziato per davvero, visto che in tv e sui social vediamo quasi solo scheletri, ogni giorno, come quando ero ragazzina e passava quella pubblicità con Valeria Mazza contro ‘gli inestetismi della cellulite’ ogni cinque minuti, santocielo, mai una parola sui maschi che a una certa perdono i capelli, eh. 

BigMama a ‘Belve’ dimostra che chi oggi ‘fa la rivoluzione’, stringi stringi, si limita a rappresentarla. E infatti, se interrogata sulla sostanza di questa ‘rivoluzione’, non sa nemmeno rispondere con un concetto, soltanto uno, sensato. Questo, certo, non vale mica solo per lei. Tutti i personaggi, quando criticati, invece di rispondere nel merito, mettono avanti drammi personali, sciagure, disturbi mentali, malattie presunte e/o trascorsi difficili. Perché così non si può non empatizzare con loro e chi s’è soltanto permesso di porre una qualunque obiezione, passa per stronzo. Quando è stata l’ultima volta che avete visto un (aspirante) vip felice? 

Se non segui BigMama, sei per forza grassofobico, non hai un cuore, non ti interessano le cause sociali giuste e importanti, non combatti per gli ideali più puri e alti che si possano e debbano perseguire per un mondo migliore. L’ipotesi che costei, come tantissimi altri, possa semplicemente non incontrare il gusto dei timpani di chicchessia è fuori discussione. Perché la discussione è fuori discussione. “Ce l’hanno tutti con me, tapina per tante ragioni, ah, il passato difficile che tengo, come si permettono?” è la miglior difesa a ogni cosa.

Eh, però non siamo hater, non siamo dalla parte sbagliata della Storia se qualcosa o qualcuno non ci piace. È solo che a qualcosa o a qualcuno di certo non piace il confronto, il dissenso che potrebbe sfociare in dibattito costruttivo, il mero scambio di opinioni. Perchè quello non serve a vendere, anzi più si parla più si rischia di impiccarsi, meglio limitarsi a ‘rappresentare’. Andate in giro nude, apritevi 45 canali TikTok e tutti gli OnlyFans che ritenete necessari per arrivare a fine mese o per divertimento, non ce ne potrebbe fregare di meno, nessuno vi giudica, a parte quella solita decina di stronzi che, a non dargli peso, nemmeno farebbe numero. Ma, mentre ‘rappresentate’ sui social, se avete 20 anni e pesate (più di) cento chili o meno di 40, per cortesia: andate da un medico. Non per essere più ‘conformi’ agli standard della nostra crudele società. Solo perché la vostra salute è più importante di qualunque cuoricione virtuale. Non si vive di engagement. Però ci si può benissimo crepare anzitempo, per futili motivi. Ma ok, almeno mo’ lo ‘standard’ è quello giusto… Che gran culo, eh?