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Il trionfo alle Atp Finals non ha solo confermato Jannik Sinner ai vertici del tennis mondiale: ha spinto ancora più in alto anche il suo patrimonio, che dopo Torino supera stabilmente i 50 milioni di dollari. A 24 anni, il tennista altoatesino è diventato il centro di una rete di società, investimenti e flussi commerciali che si muovono con la precisione di un gruppo strutturato.
Il titolo conquistato senza sconfitte alle Finals gli ha garantito 5,07 milioni di dollari, il premio più ricco mai pagato dall’Atp in un singolo appuntamento. È l’ultimo acuto di un 2025 che, tra Wimbledon, gli US Open, Pechino, Bercy e il ricchissimo Six Kings Slam, lo ha portato a superare da tempo i 20 milioni di dollari stagionali. A Vienna aveva già oltrepassato la soglia dei 50 milioni in carriera; Torino ha aggiunto un nuovo strato a una crescita economica che procede parallela al miglioramento sul campo, dove il distacco in classifica da Carlos Alcaraz si è ridotto a 550 punti.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il quadro che emerge dagli atti societari ricostruisce un sistema articolato, alimentato da capitali che transitano tra Italia e Principato. In Italia la Foxera Re – società al centro degli investimenti immobiliari – è stata trasformata in una srl con un oggetto sociale ampliato, più vicino a quello di una holding che a una semplice società di gestione patrimoniale. I valori immobiliari milanesi, valutati da una perizia indipendente, superano i sei milioni e mezzo.
A Milano, gli acquisti più rilevanti riguardano due appartamenti in Casa Barelli, nel cuore di San Babila: spazi ampi, di taglio direzionale, pagati oltre 6,5 milioni. La scelta del capoluogo lombardo come campo d’azione patrimoniale risponde alla volontà di ancorare una parte del patrimonio in Italia, pur mantenendo il centro operativo a Montecarlo. È infatti nel Principato che Sinner vive, si allena e gestisce i suoi diritti commerciali attraverso Wooly Lemon, la società che coordina contratti d’immagine e partnership pubblicitarie. È da qui che transitano i ricavi degli sponsor, stimati in più di 30 milioni l’anno.
Nel frattempo, il valore commerciale di Sinner continua a lievitare. Dalle campagne globali con Nike e Gucci alle partnership con Fastweb, Lavazza, Intesa Sanpaolo, Enervit, De Cecco, Alfa Romeo, Technogym, L’Oréal e Pigna, il suo volto è ormai entrato stabilmente nell’immaginario di brand e consumatori. Secondo le stime Forbes riferite al 2024, gli introiti da sponsorizzazioni sfiorano i 20 milioni di euro annui, cifra destinata ad aumentare in una fase in cui il suo profilo internazionale raggiunge nuovi picchi di visibilità.