Quando non è impegnato a riscrivere la storia del tennis italiano, Jannik Sinner trova spazio anche per una piccola grande passione: il cinema. A rivelarlo è un nuovo video pubblicato da Letterboxd, in cui alcuni dei volti più amati del circuito ATP condividono i loro “Four Favorites”, quattro film del cuore su cui i gestori dell’applicazione tanto amata dai cinefili solitamente “interrogano” le celebrities. E le scelte del campione azzurro parlano chiaro: Sinner ama l’adrenalina, la competizione, la tensione epica — e soprattutto i motori.

Alla domanda sui suoi titoli del cuore, Sinner non ha dubbi: Top Gun, Il gladiatore, F1 e Fast and Furious. Un poker che compone un ritratto nitido del giocatore: determinazione, velocità, combattività e un gusto per gli universi narrativi che celebrano la sfida.

Top Gun rappresenta l’archetipo del film che esalta coraggio, velocità e spirito di squadra: non sorprende che un atleta come Sinner si ritrovi in questa tensione verso l’eccellenza, nel bisogno di superare i propri limiti.

Il gladiatore, invece, svela il suo lato più epico. La storia di Maximus è quella di un combattente che non arretra mai, un uomo definito dal rigore morale e dalla capacità di rialzarsi: un’idea di disciplina che risuona profondamente in uno sportivo di altissimo livello.

Poi c’è F1, il film di Joseph Kosinski con Brad Pitt che negli ultimi mesi ha conquistato proprio molti tennisti del circuito. Sinner lo cita tra i suoi preferiti con entusiasmo, evidenziando la cura nel rappresentare la vita dei piloti e il fascino della velocità assoluta.

Infine Fast and Furious, un cult dell’action che conferma definitivamente la sua passione per le auto e per una narrazione che punta tutto sull’adrenalina.

Il filo rosso che unisce questi quattro titoli è evidente: il movimento come linguaggio, il rischio come condizione naturale, l’eroismo come percorso quotidiano. Sinner non sceglie film contemplativi o intimisti, ma storie che bruciano, corrono, spingono.

Il video di Letterboxd mostra anche i gusti cinematografici di tre colleghi di Sinner, ognuno con un ventaglio molto diverso di titoli.

Alex de Minaur punta a un mix di azione e intrattenimento leggero: Lone Survivor, The Italian Job, Ocean’s Eleven e The Art of Racing in the Rain. Un quartetto che unisce adrenalina e heist movies, con l’aggiunta del toccante film ambientato nel mondo delle corse.

Andrey Rublev sorprende con una scelta molto diversa: tra i suoi preferiti cita Le ali della libertà, uno dei film più amati di sempre, e Coco, che definisce un’opera capace di emozionarlo profondamente. Il resto dei suoi titoli, visti in viaggio tra un torneo e l’altro, include 28 Years Later e How to Train Your Dragon, scoperti in aereo e da lui apprezzati per il loro mix di avventura e delicatezza.

Cameron Norrie, invece, si dichiara un vero fan del nuovo F1, definendolo “super divertente” e credibile nella rappresentazione della vita da pilota. Tra i suoi “comfort movie” cita infine l’intera saga di Harry Potter, che segue fin da bambino e che continua ad ascoltare anche in versione audiolibro.

Oltre alla curiosità per i fan, i “Four Favorites” dei tennisti rivelano qualcosa di più profondo: il cinema come spazio di decompressione, di identificazione e di ispirazione. I giocatori si muovono tra città, tornei e fusi orari, e i film diventano un rifugio emotivo ma anche uno specchio dei loro valori.

Nel caso di Sinner, emerge con forza un immaginario fatto di velocità, disciplina e sfide all’ultimo respiro. Uno stile che, in fondo, ricorda molto il suo modo di stare in campo.

Foto: Clive Brunskill/Getty Images

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