Si muore in casa, in Ucraina, bruciati vivi a centinaia di chilometri dal fronte poco prima che suonasse la sveglia. Mentre a Istanbul il presidente Zelensky e il presidente turco Erdogan cercano una nuova via per la pace, il massacro di Ternopil è il più grave in una notte terribile di attacchi russi che ha fatto alzare nuovamente in volo i caccia romeni e quelli polacchi per il rischio di nuovi sorvoli: almeno 25 morti in un palazzo sventrato, e ci sono ancora feriti gravi e squadre al lavoro tra i calcinacci.

L’aria in città, a Ternopil, è irrespirabile: altre esplosioni hanno provocato grandi fuoriuscite di cloro in atmosfera. Ma l’ondata di 470 droni d’attacco e 48 missili da crociera e balistici ha investito per tutta notte e stamattina l’intera Ucraina: Mosca li ha spediti a demolire ulteriormente le infrastrutture energetiche nell’ovest ucraino, provocando distacchi di emergenza della corrente elettrica. Ma a Ternopil un missile ha centrato un palazzo di nove piani in via Kvitnia, demolendo diversi piani e provocando un incendio: le fiamme e la distruzione hanno impedito a molti di fuggire. I soccorritori raccontano scene orribili, dicono che il rogo è divampato troppo velocemente perché i sopravvissuti potessero salvarsi. L’ingresso dell’edificio si è saturato di fumo tossico bloccando la fuga mentre le fiamme entravano negli appartamenti rimasti in piedi uccidendo anche chi era scampato all’effetto diretto del missile.

L’orrore della guerra, l’ennesimo in questi tre anni e nove mesi di conflitto che non si placa. “Le forze russe hanno sferrato un massiccio attacco con armi a lungo raggio, a guida di precisione, lanciate da aria e mare, inclusi i missili ipersonici Kinzhal, contro l’industria della Difesa e gli impianti energetici a supporto delle operazioni ucraine”, dice la Difesa russa in una nota. L’attacco, dice Mosca, “ha colpito depositi di droni a lungo raggio nell’Ucraina occidentale”, ed è stato una “rappresaglia contro gli attacchi terroristici ucraini contro strutture civili sul territorio russo”.

La tecnica è la solita: nubi di droni a impegnare le difese aeree, poi i missili inviati a centrare gli obiettivi principali. La minaccia ha sorvolato tutta notte e anche stamattina i cieli ucraini, con esplosioni un po’ ovunque oltre a quelle di Ternopil, Burshtyn e Leopoli nell’ovest del Paese; nella regione di Kiev e a Kharkiv, e da Mikolaiv a Chernihiv e alla regione di Dnipro. Era già mattina quando i missili da crociera Kalibr sono stati lanciati dal mar Nero, e altri missili sono partiti dai bombardieri strategici Tu-95MS e Tu-160, e dai MiG-31K. Il ministero dell’Energia ha dovuto effettuare distacchi di corrente di emergenza in una serie di regioni, all’inizio soprattutto quelle occidentali ma presto le interruzioni sono state estese a tutto il Paese, affiancando le limitazioni già in vigore per il settore industriale e le attività economiche.

“Ogni attacco sfacciato contro la vita normale dimostra che la pressione sulla Russia non è sufficiente”, dice il presidente Zelensky chiedendo sanzioni e assistenza: “La prima necessità sono i missili per la difesa aerea, sistemi aggiuntivi e un aumento delle capacità dei nostri aerei da combattimento. E la produzione di droni. Dobbiamo concentrarci su tutto ciò che ci rafforza e ci permette di abbattere i missili, di neutralizzare i droni e fermare gli assalti”.

Nel mirino russo c’erano ancora una volta le infrastrutture energetiche e l’industria bellica ucraina, seguendo la strategia che Mosca persegue da settimane; ma sono stati colpiti anche edifici residenziali. A Ternopil è stato uno dei missili da crociera lanciati da bombardieri strategici a centrare il palazzo della strage. Erano le sette del mattino quando sono apparse sui social le prime notizie e le prime immagini di fuoco e fumo denso in diverse zone della città, e una seconda serie di attacchi ha colpito di nuovo poco più tardi. Secondo i primi riscontri sono stati distrutti anche “magazzini ed edifici industriali”. Gli eventuali obiettivi militari colpiti non vengono mai registrati – è vietato per ragioni di sicurezza – ma il livello di cloro nell’aria ha superato “di sei volte” i limiti tollerabili rendendola irrespirabile. Nel palazzo sventrato ci sono diverse decine di feriti, e complessivamente in città sono più di 60 compresi almeno 14 bambini. Il sindaco di Ternopil, Serhiy Nadal, dice che i russi hanno attaccato la città con missili e droni: dalle 6,40 ci sono state almeno 5 potenti esplosioni.

L’attacco notturno all’Ucraina è iniziato con un raid di droni a Kharkiv, nell’est del Paese, e si è poi esteso a ovest provocando distacchi diffusi di energia elettrica. A Kharkiv 19 droni hanno centrato due distretti ferendo 46 persone, tra cui due bambini, e danneggiando edifici civili e magazzini, un supermercato e una palestra, e auto e filobus… A Leopoli si sono levate nuvole di fumo dai magazzini, ed è stato centrato un impianto energetico e una fabbrica. Nei Carpazi ci sono state esplosioni a Burshtyn, con tre feriti e distacchi di energia. Nella regione di Cherkasy sono saltate diverse linee elettriche e ci sono abitazioni danneggiate. Esplosioni in diverse altre città e regioni.