Nuoto
Al centro federale di Verona piscine allagate, Thomas in palestra: «Fake news e attacchi social mi privano della libertà»

L’incontro Thomas Ceccon a Torino ha incontrato Jannik Sinner dopo la vittoria nella finale Atp

L’incontro Thomas Ceccon a Torino ha incontrato Jannik Sinner dopo la vittoria nella finale Atp
Al Centro Federale di Verona sono ancora evidenti i segni dell’allagamento causati dalle intense piogge del fine settimana. Nonostante questo Thomas Ceccon, con il gruppo degli atleti della Leosport Nice Footwear, Tommaso Griffante e Giada Alzetta, è in sala pesi ad allenarsi. Un’immagine che stride non poco con la bellezza degli impianti australiani dove il campione vicentino è stato da gennaio ad aprile ad allenarsi.
L’incontro tra Ceccon e Sinner
Fra una seduta e l’altra di bilancieri, c’è anche il tempo di raccontarci qualcosa. Ad esempio del fine settimana torinese alle Atp Finals di tennis.. «È stato molto bello, più avvincente che vedere una gara di nuoto, un’esperienza molto bella, questi giocatori fanno delle cose incredibili. Dopo la finale sono andato a salutare Sinner al lounge Armani dove c’erano molti personaggi come Morandi e Spalletti, e io non volevo tanto disturbarlo, in quella situazione con tutte le telecamere e troppa gente intorno. Non ho potuto parlare di chissà che. Una cosa molto basica, ma mi ha fatto comunque piacere. Lui e Alcaraz sono due campioni straordinari».
La prima apparizione di Ceccon
La prima apparizione della nuova stagione di Ceccon è stata nella World Cup in vasca corta disputata il mese scorso negli Stati Uniti e in Canada con un bilancio sicuramente positivo. «A parte la prima settimana direi bene. Ero tornato dalla preparazione in altura a Livigno e come sempre quando torno dall’altura vado bene la settimana seguente e male nella seconda per riprendermi poi in quelle successive. La prima tappa della World Cup è coincisa proprio con la seconda settimana. La partenza è stata difficile, mentre poi nella seconda terza tappa sono andato molto meglio. Sono soddisfatto anche se non mi ero minimamente preparato per le gare in vasca corta. Nei 200 sono andato bene perché comunque ci avevo lavorato anche in Australia».
Nemmeno le grandi prestazioni dell’ungherese Hubert Kos, suo grande rivale nel dorso hanno turbato più di tanto il nostro campione. «Lui come gli americani ha preparato benissimo questo appuntamento in corta, in lunga vediamo. Lui ha vinto nei 100, io nei duecento e nei 50 ci equivaliamo. Vedremo».
II campionati Europei di Parigi
La vasca lunga nel 2026 vuol dire soprattutto i Campionati Europei di Parigi, in agosto, ma non solo. «Adesso farò gli Europei in vasca corta in Polonia, poi andrò in Australia dove mi hanno invitato per la sfida fra Australia e Resto del Mondo. Li rimarrò ad allenarmi un paio di mesi, poi ovviamente gli Europei in vasca lunga e una serie di meeting come Losanna e Ginevra. Le mie gare saranno 100 e 200 dorso e 50 farfalla, almeno per adesso».
Tutto molto bello Già, l’Australia, un posto speciale per Ceccon e dove Thomas è ben felice di tornare. «Si sono molto contento di tornarci e so che poi sarà dura tornare qui. Ci andrei a vivere subito – confessa – perché è un altro mondo, tutto molto bello, dal clima al modo di vivere, all’organizzazione alle strutture. Starò un paio di mesi fino ai primi di febbraio. Ma già so che non avrò molta voglia di tornare. O mi abituo a star qui o non so, ma non è facile allenarsi in queste condizioni. Deve cadere tutto prima di pensare a ricostruire qualcosa».
I profili fake: «Mi sento violato»
A rendere la vita ancor più difficile in Italia ci mancavano solo i profili fake. «Purtroppo è diventata una situazione a volte davvero pesante. Trovo gente che mi aspetta qui fuori dalla piscina. Gente agganciata da profili finti che arriva anche da Roma e che si presenta qui e mi aspetta in parcheggio. E’ una cosa che mi fa star male, mi sento violato. A volte cerco di fare il giro e passare dall’altra parte. Mi hanno criticato anche per il mio commento sui record italiani strappati a Mora e D’Ambrosi. Ho scritto che ero contento di averli tolti a due che non mi stavano nemmeno simpatici, ovviamente scherzando. Apriti cielo. Ma se non ci mettiamo almeno un po’ leggerezza in quello che facciamo è davvero triste».