Il centrocampista polacco classe 2004 ha raccontato i suoi primi mesi in nerazzurro e la sua avventura nell’U23, ma non solo

Alessandro De Felice

A 16 anni ha esordito in Ekstraklasa e ha segnato il suo primo gol nel campionato polacco. Poi è sbarcato in Italia per vestire la maglia dell’Empoli, prima di trasferirsi a Milano per indossare i colori nerazzurri: oggi è uno dei pilastri dell’Inter Under 23 allenata da Stefano Vecchi.

Iwo Kaczmarski si è raccontato in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Adrian Heluszka, giornalista del quotidiano polacco Przeglad Sportowy. Il classe 2004 non è riuscito ad imporsi con l’Empoli, prima di un inaspettato colpo di scena con il passaggio all’Inter, dove sta crescendo e dimostrando il suo valore.

“Pochi giorni prima della fine del mercato, ho ricevuto informazioni dal direttore dell’Empoli che non mi voleva in squadra e che avrebbero preso un altro giocatore per sostituirmi. Mi è stato detto che avrei dovuto cercare un altro club, perché anche se fossi rimasto, non avrei avuto la possibilità di giocare o persino allenarmi con la squadra. Non è andata bene, perché penso che tali informazioni debbano essere comunicate in anticipo. Ho chiamato subito il mister. Solo poche ore dopo, mi ha informato che c’erano diverse offerte sia dalla Polonia che dall’Italia, ma la più allettante era quella dell’Inter. Quando l’ho saputo, sono rimasto scioccato che un marchio del genere mi avesse contattato. E questo nonostante si trattasse di un’offerta per giocare per la seconda squadra. Non ci ho pensato due volte”.

Dopo varie esperienze nella massima serie polacca, Kaczmarski è sbarcato in Italia e ora si sta confrontando con la Serie C:

“Non nego che le squadre in testa alla classifica di Serie C siano molto solide. Mi viene in mente il Vicenza, contro cui abbiamo giocato di recente. Non è facile a questi livelli. Io e l’allenatore siamo d’accordo. Non è un campionato forte come la Serie A o la Serie B, ma non è un campionato facile. Credo che la differenza più grande sia la tattica. E aggiungerei anche l’intensità”.

Sul progetto U23, Kaczmarski aggiunge:

“Siamo una delle squadre più giovani della Serie C. La situazione è che dobbiamo allenarci duramente e aspettare semplicemente il momento giusto. Diversi ragazzi si sono già ritrovati in panchina in prima squadra in partite di Champions League, Serie A e Coppa Italia. Dobbiamo fare il nostro lavoro e dare il massimo nelle partite di Serie C”.

Il polacco ha ammesso di essere rimasto incredibilmente colpito dalle strutture del Konami Center, dove si allenano quotidianamente i giocatori del vivaio del club nerazzurro.

“La maggior parte delle squadre giovanili ha sede a Interello. Abbiamo quattro campi da gioco e un’intera club house con palestra. A pochi metri si trova il Centro Giovanile con ristorante, camere e una scuola per i giovani calciatori. A volte mi alleno con la prima squadra e sono rimasto colpito dalla struttura di Appiano Gentile, che include una palestra su due livelli. Non avevo mai visto niente del genere prima”.

Il debutto in prima squadra è arrivato nell’amichevole in Libia contro l’Atletico Madrid, in occasione della pausa nazionali di ottobre;

“Ero troppo felice di scendere in campo, perché non tutti i giovani hanno questa possibilità. Giocavamo contro un avversario di alto livello e in campo c’erano anche Griezmann e Koke. Dopo quella partita ero un po’ insoddisfatto perché ho avuto un’occasione. Potevo fare gol. Credo di aver fatto abbastanza bene. Sono anche riuscito a scambiare la maglia con Griezmann dopo la partita. Questo mi ha regalato un ricordo che durerà per sempre. Ho sempre apprezzato le sue caratteristiche. Guardandolo dal campo, si vedeva che è un giocatore di altissimo livello”.

Sulla squadra nerazzurra:

“Sono un fan di Henrikh Mkhitaryan. Le sue abilità nei passaggi e la sua qualità sono indescrivibili. Vederlo dal vivo è impressionante. Lo stesso vale per Marcus Thuram, che ha saltato il ritiro della nazionale a causa di un infortunio. È molto forte. Non avrei mai immaginato di potermi allenare con giocatori così”.

Kaczmarski ha parlato anche del suo connazionale e compagno di squadra, Jan Zuberek:

“Io e Jan ci conosciamo da diversi anni. Ci siamo conosciuti in ritiro con la nazionale polacca quando avevamo 14 o 15 anni. Jan è partito per l’Italia prima, ma siamo rimasti in contatto. L’ho persino chiamato prima di trasferirmi all’Inter. Mi ha spiegato la situazione. Ci stiamo ancora aiutando a vicenda. Ultimamente ha avuto un po’ di problemi di salute, ma posso dirti che tornerà ad allenarsi con la squadra tra qualche giorno. Dovrebbe essere in panchina per la prossima partita”.

Sul futuro, Kaczmarski non ha dubbi;

“Sarebbe fantastico esordire ufficialmente con l’Inter. Sarebbe la realizzazione di uno dei miei sogni. Voglio dare il massimo con la nazionale Under 23. Punto alla convocazione con la nazionale polacca Under 21. Non ho ancora ricevuto la chiamata e continuo a lavorare sodo”.