Firenze, 19 novembre 2025 – Mobilitazione per il 25 novembre davanti ai principali centri Pam: è questa la risposta dell’Unione sindacale di base (Usb) alla serie di licenziamenti avvenuti attraverso il ‘test del finto cliente’.

Un supermercato Pam (Foto di repertorio)
L’Usb esprime piena solidarietà per i lavoratori licenziati e parla di “licenziamenti ingiustificati che colpiscono con sospetta precisione i lavoratori più anziani, quelli che hanno garantito per anni il funzionamento dei punti vendita e che oggi vengono trattati come numeri e costi da tagliare”. Da più territori arrivano segnalazioni di episodi simili.
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Come funziona il ‘test del carrello’
Si tratta di una pratica ancora utilizzata da molte aziende. Un finto cliente si presenta alla cassa con piccoli oggetti nascosti nel carrello, spesso camuffati o inseriti tra prodotti più grandi, per mettere alla prova l’attenzione del cassiere. L’obiettivo è quello di verificare se il lavoratore è in grado di individuare potenziali furti o riconoscere comportamenti sospetti che potrebbero verificarsi nella quotidianità del punto vendita.
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Le parole dell’Usb
L’Usb afferma: “Questa strategia, che alimenta un clima di paura e di intimidazione nelle filiali, è ancora più grave se inserita nel contesto del piano di ristrutturazione dell’area Centro-Nord, mai palesata e avviata di fatto da Pam, che solo a Firenze ha già prodotto 43 licenziamenti”.
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E aggiunge “Tutto questo mentre Pam continua a viaggiare su profitti importanti, 3,3 miliardi di fatturato, scegliendo di scaricare sui lavoratori il costo delle proprie operazioni finanziarie e organizzative. Licenziano, ricattano e terrorizzano chi ogni giorno garantisce il servizio nei negozi. Usb non resterà ferma“.

