L’albiceleste potrà così contare su orgoglio e seguito. La Germania dal canto suo oltre all’invidiabile ranking farà invece affidamento anche sulla voglia di riportare a casa un trofeo che manca da più di trent’anni (1993). Un digiuno iniziato in alcuni casi ancor prima che alcuni degli odierni protagonisti nascessero e che per questo si staglia ancor più chiaro nelle loro ambizioni: “La storia la conosciamo. Significherebbe moltissimo – ha tagliato corto Jan-Lennard Struff – Prenderemo una partita alla volta e la prima sarà l’Argentina che è una squadra molto forte. Non avrebbe senso guardare oltre. Ma anche noi abbiamo una squadra forte e adesso sta a noi scendere in campo e trovare il modo di qualificarci”.

Tra i temi offerti dalla contesa ce n’é però uno che tiene banco più degli altri, ed è il confronto tra i rispettivi n.1, Francisco Cerundolo (n.21) e Alexander Zverev (n.3), una rivalità che vede a sorpresa l’argentino in vantaggio negli scontri diretti (3-1) e che qui a Bologna è destinata ad essere aggiornata: “Sì, contro di lui ho un buon bilancio forse perché faccio qualcosa che lo disturba e a cui non è ancora riuscito a trovare una soluzione. Però quelle partite le ho vinte sulla terra battuta, erano condizioni diverse – ha ricordato il nativo di Buenos Aires – Qui dovrò cercare di adattarmi a quelle indoor e credo che verrà fuori una partita molto complicata perché lui è molto bravo quando gioca in queste condizioni: è arrivato in semifinale a Parigi, in finale a Vienna”.

Lontano da Bologna, con il Master di fine anno ancora in corso, il tedesco aveva manifestato la sua insofferenza per una chiusura di stagione subordinata alla sua partecipazione in Davis, ma è bastato lui tornare a indossare i colori del suo paese e ritrovarsi al fianco dei suoi compagni per calarsi a pieno nell’atmosfera delle Finals 8: “Spero di chiudere il cerchio così come fatto da Jannik e gli altri nelle ultime due stagioni. Tutti hanno disputato una lunga stagione e io sono felice di far parte di questa squadra – ha dichiarato il n.3 del mondo vincitore a Tokyo nel 2021 dell’oro olimpico in singolare – Abbiamo una grande squadra e tutti non vediamo l’ora di scendere in campo. Sarò sincero, credo che abbiamo una squadra forte e buone chance di provare a vincere questo trofeo, sta a noi adesso dimostrarlo”.