Laura Pausini e Gianluca Grignani hanno raggiunto un accordo sulla controversia per la cover del brano La mia storia tra le dita. Secondo il cantautore milanese, che aveva scritto interamente il testo e la musica della canzone originale pubblicata nel 1994 come primo estratto del primo album Destinazione Paradiso, la cantautrice romagnola avrebbe modificato senza il suo consenso il testo di una nuova versione uscita lo scorso 12 settembre. Pausini avrebbe infatti sostituito il verso “E se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato” con il simile, ma differente, “E se davvero non vuoi dirmi che hai sbagliato”, scelta che avrebbe però spostato il punto di vista da un uomo che spera di essere perdonato a un uomo che deve invece chiedere perdono. Ora Warner Chappell, la società editrice del brano di Pausini, ha però annunciato “di aver risolto positivamente con Gianluca Grignani e Massimo Luca, l’altro autore del brano, la controversia nata dalla modifica del testo dell’opera La mia storia tra le dita nella versione pubblicata da Laura Pausini. L’intesa è stata raggiunta mediante un accordo grazie al quale gli autori consentiranno la permanenza sul mercato della predetta versione”. Tutte le parti hanno espresso soddisfazione per il risultato.
LA CONTROVERSIA
Gianluca Grignani aveva presentato il singolo La mia storia tra le dita a Sanremo Giovani 1994 e si era così qualificato per il Festival di Sanremo 1995. La canzone fa parte dell’album di esordio dell’artista, Destinazione Paradiso (1995), prodotto artisticamente da Massimo Luca, l’autore degli arrangiamenti realizzati sulla composizione di Grignani. Il cantautore milanese ha anche registrato una versione in lingua spagnola, intitolata Mi Historia Entre Tus Dedos e contenuta nel corrispondente album Destino Paraiso (1995). Nella raccolta Una strada in mezzo al cielo, Grignani ha reinterpretato il brano con Annalisa. Gli artisti che hanno realizzato cover della canzone sono, tra gli altri, Ornella Vanoni, Sergio Dalma e Matteo Bocelli. Prima dell’uscita dell’incriminata versione, Laura Pausini aveva dichiarato che Gianluca Grignani fosse al corrente del progetto. “Gianluca, anche io ti voglio bene, tanto che ti canto da sempre e tanto che lo sai da febbraio che ti avrei cantato ancora, anche quest’anno. Sai quanto amo la tua musica e con l’annuncio che ho fatto oggi, spero di averti reso felice”, aveva scritto all’epoca. “Questa tua canzone non solo è l’unica al mondo che esiste in tre lingue con quei titoli, ma…non credo che nessuno altro (sicuramente non io) si permetterebbe mai di scrivere un titolo così unico, come il tuo”. Aveva poi aggiunto: “Sai anche che quando si lancia un nuovo progetto ognuno di noi ha in mente una storia per raccontarlo, la mia inizia con l’annuncio di oggi e uscendo a settembre, ho preparato un racconto che spero ti piacerà. Tutti sanno che La mia storia tra le dita è di Gianluca Grignani… E a me sembra che il mio post sia pensato in un modo molto elegante per iniziare a parlare di questa splendida canzone. Spero che quando uscirà la mia versione ti piacerà tanto quanto piace a me. Un bacio grande”. Poco dopo lo scoppio della polemica, lo staff di Pausini aveva ribadito che lo sviluppo del progetto avesse seguito la corretta prassi: “Le autorizzazioni ci sono tutte e questa storia inizia a essere ridicola”. Tuttavia, in un’intervista a Il Messaggero, Grignani aveva ribadito che “Laura non mi ha fatto ascoltare prima il brano. Così mi sono reso conto delle modifiche al testo solamente grazie alle segnalazioni dei fan quando la canzone è uscita, lo scorso venerdì. Mi sono preso del tempo per riflettere. E quando ho realizzato che la parte semantica è stata stravolta al punto che la canzone stessa ha perso il suo significato, ho capito che non potevo restare in silenzio”.

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