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Un panel di quasi 150 tra registi, storici e critici cinematografici ha scelto il miglior film degli anni Settanta. La news è stata pubblicata dal sito World of Reel.

Sul sito si legge che ai partecipanti è stato chiesto di presentare 15 film, senza ordinarli. Quindi sono state aggregate le liste dei singoli. Il risultato è stato una top 100 ricca di classici intramontabili, tra i quali troviamo Chinatown di Roman Polanski, Nashville di Robert Altman e tanti altri. Nessuno dei due è al primo posto: in testa infatti c’è Il padrino (1972) di Francis Ford Coppola.

Vincitore di tre Oscar – miglior film, sceneggiatura originale e attore protagonista, – ha una storia di produzione leggendaria: si parte dal provino di Marlon Brando, che utilizzò delle protesi o dell’ovatta per dare al suo personaggio, Don Vito Corleone, una fisionomia caratteristica, e si passa per le lotte furiose tra Coppola e i produttori, che infine chiesero al regista di girare Il padrino – Parte II, il primo sequel ufficiale della storia del cinema (mentre Coppola provava a evitarlo in tutti i modi). Oltre ad averci consegnato una delle citazioni da un film più famose di tutti i tempi, al punto da essersi staccata dal film e aver iniziato una vita propria (l’avete sicuramente sentita, è questa qui). La trilogia di Il padrino ha consacrato una generazione di attori: Robert De Niro, Al Pacino, James Caan, Diane Keaton, e non è certo questa l’unica classifica che lo vede in una posizione dominante.

Qui spiegavamo che Il padrino mette d’accordo tutti: è in testa a diverse altre classifiche ed è presente nelle prime posizioni in quella di Sight & Sound stilata con il contributo di 480 registi.

L’unico italiano in classifica

Nella classifica di World of Reel, che nella parte dedicata solo agli anni Settanta conta 50 entrate, Coppola è presente con altri tre film: si tratta di Il padrino – Parte II (al quarto posto), Apocalypse Now (al sesto posto) e La conversazione (al decimo posto). Al diciottesimo posto quello che i critici considerano il miglior film della storia del cinema secondo la classifica di Sight & Sound che ha aggregato il parere il 1.639 esperti: si tratta di Jeanne Dielman, 23 Commerce Quay, 1080 Brussels di Chantal Akerman.

L’Italia arriva al quattordicesimo posto con Il conformista di Bernardo Bertolucci e di nuovo al trentaseiesimo con Amarcord di Federico Fellini.

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Guardo film e gioco a videogiochi, da un certo punto della vita in poi ho iniziato anche a scriverne. Mi affascinano gli angolini sperduti di internet, la grafica dei primi videogiochi in 3D e le immagini che ricadono sotto l’ombrello per nulla definito della dicitura aesthetic, rispetto alle quali porto avanti un’attività di catalogazione compulsiva che ha come punto d’arrivo alcuni profili Instagram. La serie TV con l’estetica migliore (e quella migliore in assoluto) è comunque X-Files, che non ho mai finito per non concepire il pensiero “non esistono altre puntate di X-Files da vedere per il resto della mia vita”. Stessa cosa con Evangelion (il manga).