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Mercoledì sera Nvidia, tra le più importanti società tecnologiche al mondo specializzata nella produzione di chip per l’intelligenza artificiale, ha pubblicato i suoi risultati trimestrali e le sue previsioni per il prossimo trimestre: entrambi sono stati considerati in modo molto positivo dagli investitori, stabilizzando di riflesso tutto il settore delle intelligenze artificiali. Negli ultimi giorni si era diffuso fra gli azionisti di molte aziende tecnologiche il timore che gli enormi investimenti degli ultimi anni si rivelassero una bolla destinata a scoppiare, e in questo clima di incertezza molte aziende tecnologiche avevano perso valore in borsa.

Nvidia ha detto che nel trimestre terminato il 26 ottobre ha avuto ricavi per 57 miliardi di dollari, 51 dei quali derivanti dalla sua divisione che si occupa di data center, gli stabilimenti che conservano e gestiscono grandi quantità di dati e fanno funzionare servizi online, siti web e applicazioni di intelligenza artificiale. Le previsioni degli analisti erano attorno ai 49 miliardi. Il settore per cui fino a poco fa era più nota Nvidia, quello dei processori usati nei computer per le schede grafiche, ha prodotto ricavi per 4,3 miliardi, in linea con le aspettative degli analisti.

Le previsioni sui ricavi per il prossimo trimestre sono di 65 miliardi, e sono state accompagnate da dichiarazioni molto ottimiste da parte del suo amministratore delegato, Jensen Huang, e di altri dirigenti. Anche in questo caso si tratta di un valore superiore a quello previsto dagli analisti.

I risultati di Nvidia sono considerati un’indicazione dell’andamento generale del settore delle intelligenze artificiali, e le previsioni dell’azienda hanno rassicurato gli investitori sul proseguimento della domanda molto alta per questi sistemi, che quindi giustifica gli enormi investimenti nel settore.

Nell’ultima settimana i timori che le aspettative degli investitori fossero mal riposte e i valori delle aziende gonfiati da investimenti eccessivi avevano portato a una svendita delle azioni delle aziende tecnologiche. Erano stati notati anche il ritiro degli investimenti in Nvidia di due importanti azionisti: la banca giapponese SoftBank, le cui operazioni sono osservate attentamente dagli altri operatori del settore, e Peter Thiel, il miliardario cofondatore, fra le altre cose, di PayPal.

Fino a tre anni fa Nvidia era un’azienda molto più piccola e legata alla nicchia dei videogiochi. Quando i primi sistemi di intelligenza artificiale hanno iniziato ad attirare le enormi attenzioni che hanno oggi, però, ha sfruttato le proprie competenze in ambito di processori per produrre i chip necessari a questi programmi. Oggi quello più avanzato, e ambito sul mercato, è il suo modello chiamato Blackwell.

Il primato nella produzione di chip ha fatto aumentare enormemente il valore delle azioni di Nvidia: da quando nel novembre del 2022 è stato lanciato ChatGPT la sua capitalizzazione di mercato (il valore complessivo di tutte le sue azioni) è più che decuplicata.

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