L’esterno statunitense e il coach della Nutribullet Treviso Basket presentano l’anticipo della nona giornata, che vedrà TVB impegnata sul campo dell’Aquila Trento. Palla a due alle ore 18.15 di sabato.

Rossi: “In questo momento tutte le partite hanno grande valore per noi, perché il tempo passa e sappiamo di essere in una situazione non semplice, dalla quale vogliamo uscire il prima possibile. Siamo reduci da un paio di sconfitte contro le due migliori squadre del campionato, che ci lasciano l’amaro in bocca sotto certi aspetti. Dobbiamo ritrovare l’energia che abbiamo avuto a Reggio Emilia, dove, al di là di un finale in cui si può vincere o si può perdere, abbiamo meritato i due punti. Vogliamo e dobbiamo recuperare la compattezza e la convinzione mostrate non più tardi di due settimana fa, e mi dispiace che non siamo riusciti a raccogliere fino in fondo l’entusiasmo che la prima vittoria stagionale ci avrebbe dovuto trasmettere.
Andando avanti la pressione aumenta sempre di più per tutti e Trento, come noi, sta vivendo un momento particolare. L’Aquila è una squadra che fa dell’atletismo un punto di forza in entrambe le metà campo ed è molto brava ad attaccare nei primissimi secondi dell’azione. Perciò dovremo essere concentrati dal punto di vista difensivo e limitare il più possibile queste loro qualità. Hanno, inoltre, un roster profondo grazie al lavoro che stanno facendo con i giovani, per il quale è doveroso rendere grande merito a coach Cancellieri e a tutta la società.

L’assenza di Weber ha pesato, perché ci ha impedito di vedere in campo l’idea di squadra a cui avevamo pensato all’inizio dell’anno. Brianté è un giocatore imprescindibile per noi considerate le sue caratteristiche e credo che il suo impatto sia stato evidente anche nella partita di lunedì contro Bologna: complessivamente abbiamo disputato un buon primo tempo, in cui la differenza principale è stata legata ai punti in contropiede che abbiamo regalato loro perdendo troppi palloni.
Non ho nulla da obbiettare alla squadra in termini di impegno, perché è un gruppo di professionisti seri e di ottimi ragazzi che quotidianamente lavora duro. Sono sicuro che continueranno a dare il 100%, anche se questo non sempre ha significato performare al livello che ci aspettavamo.

La situazione con Ragland è semplice: in questi momenti è giusto guardarsi in faccia e fare le opportune valutazioni, come stiamo facendo io, il GM Pasquini e tutto il Club. Non c’è nulla di anomalo o particolare, fa semplicemente parte del percorso e del momento complicato che stiamo vivendo, dal quale tutti noi vogliamo uscire”.

Weber: “Per noi la partita di Trento rappresenterà un’occasione per compiere un passo nella giusta direzione. Stiamo lavorando duro per uscire da questa momento complicato e per diventare una squadra dura. Sappiamo di esserlo, ma per dimostrarlo dobbiamo trovare il nostro ritmo, io per primo: non è stata la prima volta in cui ho dovuto saltare delle partite per via di un infortunio, ma è comunque difficile non poter condividere il campo con i propri compagni e riprendere a giocare dopo mesi ai box. Ammetto di non essere un grande allenatore a questo punto della mia carriera, perciò guardare da fuori e provare ad aiutare i ragazzi non è esattamente il mio forte! Adesso non c’è troppo tempo per guardare indietro o pensare al mio infortunio, ma dobbiamo piuttosto stare uniti e collaborare tutti insieme, giorno dopo giorno.”