Una townhouse a Manhattan restaurata con sapienza che coniuga storia e vita moderna.
Non tutte le ricerche di case durano anni, ma la casa giusta vale l’attesa. Per una giovane coppia di origine belga, entrambi medici che stanno crescendo due figli a Manhattan, la ricerca li ha portati a esaminare decine di proprietà nell’Upper West Side prima di trovare questa townhouse, una brownstone in pietra arenaria, tipica di New York, progettata da Charles Guilleaume del 1899 in un isolato tranquillo e storico. Le proporzioni li hanno fermati per primi: a misura d’uomo, simmetrica, inondata di luce. Poi la moglie è scesa in quella che sarebbe diventata la cucina, ha visto il soffitto decorato con stucchi e ha capito. “Si è girata verso di me e mi ha detto che era la casa per noi”, ricorda il marito. “Le ho chiesto se avesse bisogno di vedere il resto della dimora. Mi ha risposto di sì, ma che non ne aveva davvero bisogno: sentiva che era nostra”.

Photo: Tim Lenz
Parte di questa sensazione era il suo potenziale. La townhouse a Manhattan, una delle sette costruite da Guilleaume in un grazioso filare Queen Anne, era stata trasformata in un’abitazione bifamiliare con una circolazione scomoda e una cucina “sepolta” a livello del giardino. Ma sotto la suddivisione si nascondevano soffitti svettanti, opere di falegnameria originali e un’ossatura generose. La coppia ha ingaggiato Aurora Farewell, l’architetta e designer con cui aveva lavorato mentre cercava casa, e si è imbarcata in una ristrutturazione radicale che avrebbe onorato il pedigree della casa del 1899 ricalibrandola per la vita familiare contemporanea.