voto
7.0

  • Band:
    STRYPER
  • Durata: 00:45:00
  • Disponibile dal: 21/11/2025
  • Etichetta:
  • Frontiers

Streaming non ancora disponibile

Non sono pochi gli esempi di album natalizi realizzati da artisti metal e il fatto che una band come gli Stryper non si fosse ancora cimentata in un’impresa di questo tipo aveva quasi dell’incredibile. Questa lacuna è stata finalmente colmata da “The Greatest Gift Of All”, pubblicato da Frontiers Records, che rappresenta un omaggio allo spirito più puro del Natale.
Michael Sweet e compagni, per l’occasione, scelgono una soluzione efficace ed intelligente, dividendo esattamente a metà l’album tra brani originali e reinterpretazioni di brani più o meno noti della tradizione. Una scelta consapevole, che si riflette anche nella scansione ordinata delle canzoni, che letteralmente alterna inediti e cover con assoluta precisione.

Partendo dai brani originali, “The Greatest Gift Of All” rappresenta esattamente il punto di incontro tra il songwriting degli Stryper e le atmosfere delle canzoni di Natale. Brani come la title-track o “Still The Light” si inseriscono perfettamente nello stile a cui gli Stryper ci hanno abituato negli ultimi anni, con melodie efficaci, riff di scuola classica, un uso abbondante di cori e la voce, un po’ affaticata ma ancora graffiante, di Michael Sweet in prima linea. Il tutto riletto con sonorità avvolgenti e ambientazioni sonore che potremmo trovare in un disco della Trans-Siberian Orchestra, sebbene in una forma molto meno enfatica e orchestrale. Meritevole di una menzione, infine, anche la presenza di “Reason For The Season”, canzone scritta dalla band nel 1985, che aveva già un taglio natalizio e che gli Stryper qui rileggono in maniera fedele ed efficace.

Se le canzoni inedite presenti restano perlopiù una conferma dello stile già noto degli Stryper, è curiosa invece la selezione delle cover, che permettono alla band di spaziare maggiormente con arrangiamenti e soluzioni diverse dal solito.
Così, abbiamo versioni metallizzate e coinvolgenti di classici ben noti anche in Italia come “Tell It On The Mountain” o “Joy To The World”; momenti più intimi e riflessivi come l’immortale “Silent Night”; per arrivare poi a canzoni meno famose qui da noi, come “Little Drummer Boy”, con il suo incedere mesto e marziale, o “Winter Wonderland”, un classico degli anni Trenta che in questa versione metallica diventa uno degli highlight dell’intero album.

Insomma, “The Greatest Gift Of All” – come gran parte di queste operazioni – resta un divertissement, un buon modo per pubblicare un disco senza troppe pressioni (alla fine, parliamo di quattro inediti veri e propri), portando avanti una tradizione che non morirà mai e che può vantare una nutrita schiera di sostenitori.
Il resto sta tutto nella predisposizione di ciascuno: se siete tra quelli che non vedono l’ora di addobbare l’albero indossando improbabili maglioni colorati, vi gusterete ogni canzone. Chi, invece, nasconde un’anima verdastra da Grinch, di certo non cambierà idea grazie a questo disco. A voi la scelta!