Napoli al centro del confronto nazionale

Proprio oggi, 20 novembre, l’Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione G. Pascale di Napoli ospita un incontro dedicato alla ricerca, alle terapie e al vissuto dei pazienti. All’evento partecipano medici, caregiver, associazioni e ricercatori, tra cui la Fondazione Nadia Valsecchi, la Fondazione Gabriella Fabbroncini, l’Associazione Oltre la Ricerca Odv e la Italian Pancreatic cancer coalition (I-Pcc), con il patrocinio di Aiom e Airc.

Durante l’appuntamento sarà inaugurata la Fondazione Nadia Valsecchi – Sezione Pazienti di Napoli, nuovo punto di riferimento per informazione, sostegno e diritti delle persone colpite da tumore del pancreas.

Gli esperti: “Ricerca in forte crescita, nuove terapie all’orizzonte”

«La diagnosi precoce, soprattutto nelle persone più a rischio, e le nuove terapie mirate stanno aprendo scenari impensabili fino a pochi anni fa», spiega Alfredo Budillon, direttore Scientifico dell’Irccs Pascale. Tra le innovazioni, cita le indagini molecolari eseguibili con un semplice prelievo di sangue, i farmaci mirati alle mutazioni Ras – presenti nel 90% dei casi – e i vaccini terapeutici di immunoterapia. «Nel convegno presenteremo alcuni studi che stiamo portando avanti al Pascale», aggiunge.

Anche Antonio Avallone, direttore dell’Oncologia medica addominale del Pascale, conferma la “grande vitalità della ricerca”, grazie soprattutto all’introduzione di nuovi farmaci quali gli inibitori di Ras. La conferma viene dai risultati degli studi clinici presentati all’ultimo congresso Esmo di Berlino. «Il tumore del pancreas è destinato a diventare una delle neoplasie più frequenti nei prossimi trent’anni. Ma gli strumenti per affrontarlo stanno cambiando».

Per Francesco Perrone, presidente di Fondazione Aiom, qualche progresso si vede: «In Italia la sopravvivenza netta a 5 anni è salita all’11% negli uomini e al 12% nelle donne. Ma non basta. Il tumore del pancreas resta una delle grandi sfide per l’oncologia, nella quale abbiamo ancora molta strada da compiere sia in termini di ricerca che di prevenzione. Spesso sintomi come dolore allo stomaco e al dorso, maldigestione e dimagrimento vengono confusi con quelli di altre patologie. E il fumo resta il principale fattore di rischio, seguito da obesità, sedentarietà, alcol, dieta scorretta, diabete e pancreatite cronica».