A Las Vegas la Formula 1 fermata (ancora da un tombino). Leclerc terzo, poi la Ferrari si rompe
(di Daniele Sparisci) Le mille luci della Strip, Las Vegas con i suoi eccessi come quello di correre nella piena notte del Nevada. Tutto bello, scintillante, sfarzoso come i casinò, come la Sfera che proietta emoticon e immagini dei piloti, peccato che a Las Vegas il protagonista del venerdì sia ancora un tombino. Nel 2023 una copertura saltata dal manto stradale aveva sfondato la Ferrari di Carlos Sainz, lo spagnolo aveva dovuto cambiare diverse componenti e si era preso anche la beffa della penalità. Ma soprattutto la Formula1, lo sport più tecnologico al mondo, era rimasta ferma per ore a discutere di sfoghi delle acque, di effetto ventosa, di tombini appunto.
Quell’episodio aveva portato in luce le criticità del circuito cittadino che sembravano essere state risolte nell’edizione 2024. Macché, stavolta dopo una prima sessione di libere in cui Leclerc è stato il più veloce davanti ad Albon e Tsunoda, la seconda, la più importante, è andata in scena solo per metà. La direzione gara infatti ha esposto la bandiera rossa, nella zona della curva 17 la copertura di un tombino stava per saltare. Se ne è accorto uno degli addetti alla sicurezza, e siccome le immagini video non erano abbastanza chiare è stato necessario effettuare un sopralluogo in pista.
Alla fine si è tentato di riprendere le attività quando mancavano 3′ allo scadere ma senza successo: al passaggio delle monoposto la copertura continuava a muoversi. E adesso saranno necessarie lunghe ispezioni per evitare che il problema si ripeta durante le qualifiche di sabato mattina (ore 5). Dove è tutto ancora da decidere, l’equilibrio è tanto. Norris ha cominciato bene, a Las Vegas la McLaren non è mai salita sul podio. Per ventinove millesimi Lando ha battuto un ottimo Kimi Antonelli, la Mercedes quando è freddo (o fresco) si accende.
La Ferrari dà buoni segnali con Leclerc terzo, le caratteristiche del tracciato aiutano la Rossa. Ma il monegasco era stato costretto a fermarsi anzitempo a causa di una grana tecnica, forse la rottura del cambio. Hamilton è decimo ma non ha avuto il tempo di mostrare il potenziale. E con lui altri come Russell (7°) e Verstappen (9°), la bandiera rossa lascia grande incertezza nella partita per la pole. Piastri 14° tempo mentre Norris è al top, fosse vero domenica il Mondiale sarebbe segnato.