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L’ultimo pensiero prima di volare in cielo è stato per suo nipote Gabriele di 3 anni. «Eleonora Giorgi prima di morire ha preparato per mio figlio Gabriele 15 pacchetti e altrettante lettere da mettere sotto l’albero ogni Natale del bimbo fino ai suoi 18 anni. Amava suo nipote immensamente e ancora oggi lui mi chiede di mandare baci a nonna Ele che è in cielo». Lo ha confidato Clizia Incorvaia – moglie di Paolo Ciavarro, secondogenito di Eleonora Giorgi – a Monica Setta nella puntata di ‘Storie al bivio’ in onda sabato 22 novembre alle 15:30 su Rai 2.


APPROFONDIMENTI

L’addio

Nella lunga e toccante intervista, Clizia ha rivelato di essere in clinica con il bimbo quando l’attrice è morta: «Sarei potuta restare nella sua stanza ma sono uscita per lasciare che fossero le mani dei suoi figli Andrea e Paolo a stringere le sue nel momento dell’addio.

L’ho amata tantissimo e ho voluto rispettare l’intimità dei figli in un momento così delicato», conclude.Il legame con il nipotino

 Tempo fa, in un’intervista a Vanity Fair l’attrice aveva parlato del legame con il nipote Gabriele, nato nel febbraio 2022 dall’amore di Paolo con l’influencer Clizia Incorvaia, spiegando di aver lasciato un messaggio per lui ai suoi genitori: “Se morirò, non voglio che gli dicano che me ne sono andata. Ditegli che sono diventata un angelo”. Appena dopo la morte della madre, Paolo Ciavarro aveva postato una vecchia foto che li ritraeva quando lui era piccolo, scrivendo: “Ciao Mami, da oggi Gabri ha un angelo speciale. Ti amo”. L’attrice ha sempre avuto un legame speciale con il bambino: “Gabriele è una medicina vivente per nostra madre: cascasse il mondo, lei alle 17 lo deve vedere”, aveva detto Andrea Rizzoli, primogenito della Giorgi.

Il tumore

Eleonora Giorgi è morta a 71 anni per un tumore al pancreas, giunto all’ultimo stadio con metastasi al cervello. Ne aveva raccontato ogni dettaglio, sin dall’insorgere della malattia, per incoraggiare a “vivere senza sprecare il nostro tempo dietro gelosie, ansie inutili e frustrazioni”.  Era ricoverata in una clinica romana, la Paideia, per la terapia del dolore dopo l’aggravarsi delle sue condizione che – aveva detto – ormai le avevano reso impossibile “anche solo fare una decina di passi”. Fino all’ultimo aveva lanciato il suo grido d’amore alla vita: “Non c’è futuro per me, ma voglio che tutto succeda il più tardi possibile. Ogni giorno è un regalo”. 

Se ne è andata accompagnata dall’amore della sua famiglia, i figli Andrea e Paolo, l’ex marito Massimo Ciavarro. A sostenerla, è stato soprattutto l’immenso amore per il nipotino Gabriele, figlio di Paolo Ciavarro e Clizia Incorvaia, la nuora che lei chiamava “nuvola rosa”.

I figli

Andrea Rizzoli, figlio di Eleonora Giorgi e Angelo, editore e produttore cinematografico, le aveva dedicato un libro, intitolato “Non ci sono buone notizie”, raccontando l’ultimo anno segnato dalla malattia della madre. Quello che lei aveva definito “l’anno più bello” nonostante tutto “perché trascorso con la famiglia”. “Non siamo mai stati così uniti. Presi dalle nostre individualità procedevamo come delle rette vicine ma parallele. Adesso invece siamo un intricato nodo di emozioni e speranze”, scrive Andrea.


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