Il contatto bocca a bocca risale a 21 milioni di anni fa ed è comune a esseri umani, primati e molte specie di animali. Ma se non è strettamente legato a bisogni primari come la sopravvivenza o la riproduzione, perché ci si bacia?
Già 21 milioni di anni fa ci si baciava sulle labbra. Esseri umani, scimpanzé e bonobo hanno in comune lo stesso comportamento, tanto che la biologa dell’università di Oxford Matilda Brindle ipotizza che un antenato comune facesse altrettanto milioni di anni fa. Ma a cosa serve davvero un bacio? Difatti baciarsi non è strettamente necessario per la sopravvivenza e per la riproduzione, eppure è diffuso sia tra gli esseri umani che tra molte specie di animali. Si baciano i lupi, i cani della prateria, gli orsi polari, alcuni tipi di uccelli, e non è per scambiarsi del cibo. Per gli scienziati il bacio è un «enigma evolutivo».
Lo studio «A comparative approach to the evolution of kissing» considera il bacio come un contatto bocca a bocca non aggressivo, diretto, «con alcuni movimenti delle labbra o di parti della bocca e senza trasferimento di cibo». Non è la definizione che ne darebbe un poeta, ma permette agli scienziati di considerare il bacio non come un gesto romantico, ma come un comportamento comune a molti sul Pianeta. Ma non a tutti.
Le comunità umane che non si baciano mai
Baciarsi è davvero un comportamento naturale? La risposta non è scontata: alcune comunità umane non si baciano mai, anzi guardano con disgusto al bacio sulle labbra. Una ricerca che ha esaminato 168 culture, ha rilevato che solo nel 46% di esse le coppie si baciano. Un qualche tipo di bacio esiste nel 90% delle culture odierne, ma spesso si tratta di gesto scambiato tra genitori e figli più che nella coppia. Lo studio racconta che quando il popolo Thonga in Africa osservò per la prima volta gli europei baciarsi nel 1890, la reazione fu il disgusto. Molto simile la reazione di sorpresa e repulsione scaturita cento anni dopo nei Mehinaku, in Amazzonia. In Malesia, gli abitanti delle isole Trobriand guardavano al bacio come a una «piuttosto insipida e sciocca forma di intrattenimento».
Secondo i ricercatori, per affermare che un comportamento è universale, occorre che sia presente in tutte le società. E certo questo non è il caso del bacio romantico. La domanda quindi resta aperta: perché ci baciamo?
Perché ci baciamo
Per la biologa Matilda Brindle, la risposta dipende dal tipo di bacio: sessuale o platonico. Per i primati, nel primo caso il bacio servirebbe a valutare la qualità del compagno, lo stato di salute e la compatibilità: tutti aspetti importanti in vista della riproduzione. Nel secondo caso il bacio avrebbe a che fare con la creazione di un legame, per esempio «Può trattarsi di una madre con la sua prole. Oppure c’è il caso degli scimpanzé che si baciano dopo una lotta: li aiuta a navigare tra le relazioni sociali e mitigare la tensione, il che è molto importante tra i primati, che sono specie estremamente sociale» afferma la dottoressa.
Anche i Neanderthal probabilmente si baciavano. È possibile che ci siano stati baci anche tra Neanderthal ed esseri umani moderni: uno studio sul Dna rivela che i due condividono un microbo orale, un batterio presente nella saliva. «Ciò significa che devono essersi scambiati saliva per centinaia di migliaia di anni dopo la separazione delle due specie» spiega Brindle.
Per non perdere le ultime novità su tecnologia e innovazione
iscriviti alla newsletter di Login
21 novembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA