di
Dimitri Canello

Treviso, ladri nella rimessa dell’ex corridore: oltre al cimelio con cui vinse una tappa nel 2015, trafugate altre due bici di valore. L’appello: «In Italia sono invendibili, ho chiesto ai miei contatti nell’Est Europa di monitorare i siti web»

Una porta forzata lunedì sera, tre biciclette sparite nel cuore della notte e un colpo che ha ferito non solo un garage, ma soprattutto un ricordo. L’ex ciclista professionista trevigiano Sacha Modolo, originario di San Vendemiano (Treviso), si è ritrovato senza la bici più preziosa: il modello con cui aveva ottenuto una vittoria di tappa al Giro d’Italia 2015, un pezzo della sua storia sportiva che custodiva con grande affetto. I ladri hanno agito tra domenica e lunedì, penetrando nella rimessa accanto all’abitazione. Oltre alla bici del Giro, sono state sottratte altre due biciclette di valore. Modolo ha raccontato la sua amarezza spiegando che quella due ruote era «l’ultimo frammento della mia carriera che avevo scelto di tenere, un simbolo delle emozioni vissute in corsa».

L’unico cimelio che aveva conservato

L’ex velocista ha deciso di lanciare un appello pubblico sperando che qualcuno possa aiutare a ritrovarla: «Chiunque abbia visto qualcosa, anche un dettaglio, mi contatti. Per me non è solo un oggetto: è un pezzo di vita. Penso che quelle bici siano invendibili sul territorio italiano. Ho chiamato tutti i miei contatti in Slovenia e nell’Europa dell’Est, per chiedere di avvisarmi se notano qualcosa sui siti utilizzati per lo smerciamento di pezzi come quelli che mi sono stati rubati. Non è tanto il valore economico di quei cimeli, ma è quello affettivo. Sono il simbolo della mia carriera, un colpo al cuore per me che ci tenevo così tanto». Il furto ha lasciato un segno profondo. Quel mezzo, un modello 3T su cui Modolo aveva trionfato a Jesolo e con cui aveva affrontato molte delle classiche più prestigiose, era l’unico cimelio professionale da lui conservato dopo il ritiro. Negli anni successivi al Giro, infatti, l’atleta aveva donato al Museo del Ciclismo gran parte del materiale tecnico, trattenendo solo quel modello per ragioni affettive.



















































La mobilitazione degli appassionati

L’amarezza cresce anche per la modalità dell’incursione: i malviventi hanno scassinato la porta del garage e rovistato ovunque, portando via in pochi minuti tre mezzi da competizione. «Sono bici particolari, difficili da piazzare», ha spiegato Modolo, sottolineando come la speranza sia che non finiscano sul mercato nero o all’estero. Nella stessa zona, nella notte di lunedì 17 novembre, si sono verificati altri tentativi di intrusione: alcune abitazioni sono state trovate con finestre danneggiate o serrature manomesse. Le forze dell’ordine sono al lavoro per capire se si tratti della stessa banda. Intanto sui social cresce la mobilitazione degli appassionati. Molti ciclisti locali stanno condividendo foto e dettagli delle biciclette rubate nella speranza che possano riemergere. «Mi auguro davvero che tornino a casa», ha aggiunto l’ex corridore, «perché il valore più grande non è economico, ma emotivo. Ho lanciato anche un appello tramite una story di instagram, che è stata molto letta. Più la voce corre e più possibilità ci sono che le bici vengano ritrovate». Le indagini proseguono, mentre Conegliano si stringe attorno al suo campione. La speranza, ora, è che il ricordo di una carriera in rosa non svanisca nel buio di un furto notturno.


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20 novembre 2025