Dopo giorni di tira e molla, incontri e frizioni, è arrivato il giorno del match di basket Virtus-Maccabi, la squadra di Tel Aviv che, nonostante i timori da più parti, si giocherà al Paladozza di piazza Azzarita. 

Al momento sono un migliaio di manifestanti scesi in piazza, nonostante la pioggia, contro la partita. Il corteo si è mosso da piazza Maggiore alle 19 al grido di “fuori sionisti da Bologna” e “blocchiamo o la partita della vergogna”. 

Dopo le annunciate contestazioni, intorno al Paladozza di piazza Azzarita è stata istituita la “zona rossa” con 400 agenti schierati per gestire le manifestazioni, organizzate da diverse sigle, Pap, Cambiare Rotta, Usb e Giovani Palestinesi, che l’hanno definita “la partita della vergogna”.

 

La sfida si è tramutata in terreno di scontro politico, con sindaco e presidente della Regione che caldeggiavano un cambio di sede, fuori dal centro città, come l’Unipol Arena di Casalecchio, e il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, che ha rimesso tutto nelle mani delle “autorità locali”. 

Il percorso del corteo

È in programma un corteo che, da programma, toccherà via Ugo Bassi, via Marconi, piazza dei Martiri, per poi imboccare via Don Minzoni, viale Pietramellara (stazione) e si concluderà in piazza Otto Agosto. I momenti di maggiore tensione sono attesi verosimilmente nel tratto in cui il corteo sfilerà vicino alla zona rossa intorno al Paladozza.

Palloni “insanguinati” e striscioni

Tra bandiere della Palestina e cartelli, i manifestanti si sono radunati in centinaia in Piazza Maggiore. E hanno posizionato di fianco per terra vicino al Crescentone dei palloni da calcio e basket “insanguinati” con la vernice rossa, simbolo della protesta contro “una città che in nome del sostegno a Israele ha sacrificato i diritti sociali dei suoi cittadini per una dannata partita di basket” tuona al megafono Federico Serra del sindacato Usb, tra gli organizzatori della mobilitazione insieme a Osa, Cambiare Rotta e vari collettivi cittadini.

I manifestanti hanno mostrato anche il “cartellino rosso” al governo israeliano, citando la campagna di boicottaggio degli eventi sportivi che coinvolgono team israeliani. L’attacco è diretto anche al sindaco Matteo Lepore “che non ha fermato una partita che si poteva fermare. Una vergogna per il Comune, che ha di fianco alla sede il memoriale dei caduti per la Resistenza”, hanno aggiunto i manifestanti.

Il corteo mostra il

La zona rossa intorno al paladozza

Intanto l’area rossa intorno al Paladozza è ultimata. Strade deserte, forze dell’ordine dispiegate e negozi chiusi, in uno scenario che ricorda i mesi di lockdown per la pandemia da Covid-19 nel 2020. Camionette della polizia e dei carabinieri sono stati disposti da via Riva di Reno fino a viale Silvani. Presenti anche la guardia di finanza e la polizia locale.






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