Una manciata di minuti, e il cielo si è trasformato in nemico. Il Padovano è stato colpito nella giornata del 1° agosto da un violento nubifragio, con forti piogge e una grandinata che ha lasciato sul campo – in senso letterale – gravi conseguenze per l’agricoltura. Dalla Bassa fino all’Alta Padovana, le segnalazioni parlano chiaro: danni estesi e colture compromesse.
Le zone agricole di Gazzo, Grantorto, San Pietro in Gu e Piazzola sul Brenta sono state investite da una grandinata persistente, durata quasi venti minuti. Chicchi di grosse dimensioni hanno letteralmente abbattuto il mais maturo, lasciando interi appezzamenti rasi al suolo. Colpiti anche vigneti e orti, come segnalano i primi sopralluoghi i tecnici Coldiretti.
Nella parte meridionale della provincia, da Anguillara Veneta a Boara Pisani, la situazione è altrettanto critica. Qui, il maltempo ha devastato le coltivazioni orticole a pieno campo. «Le produzioni estive, pronte per la raccolta, sono state cancellate in pochi istanti» fa sapere Coldiretti Padova. In alcuni casi, la grandine ha addirittura divelto le reti protettive installate a difesa dei raccolti.
Danni a colture e strutture: parte la conta
I tecnici di Coldiretti sono già al lavoro per stimare l’entità dei danni. I primi riscontri parlano di una situazione complessa: colture distrutte, serre danneggiate, reti protettive squarciate. Ma serviranno ancora alcuni giorni per definire numeri più precisi, data la distribuzione disomogenea della grandinata.
«Ogni perturbazione ormai porta con sé eventi estremi: grandine, vento forte, piogge intense. L’agricoltura è sempre più minacciata dai cambiamenti climatici», spiega Coldiretti Padova. Il ricorso alle assicurazioni si rivela spesso insufficiente a coprire le perdite, mentre i costi per la difesa attiva e passiva delle colture sono in costante aumento.
Non è la prima volta che il maltempo colpisce duramente il territorio padovano. «Già lo scorso anno vaste aree della provincia avevano subito danni importanti a causa di eventi simili – ricordano da Coldiretti – e oggi ci troviamo di fronte a un’altra sferzata climatica». La riflessione è inevitabile: di fronte a fenomeni così estremi e ravvicinati, l’agricoltura locale è chiamata a fronteggiare un nuovo, sfiancante nemico: l’imprevedibilità del clima.
Cosa succede in città
Disagi anche in tante zone della città, non solo in provincia. Epicentro i quartieri di Montà, Chiesanuova e Brusegana, già soggetti a frequenti disagi simili. Stavolta anche il centro storico ha sofferto la bomba d’acqua tra le 14.10 e il 15. Si segnalano numerosi allagamenti stradali, in particolare in via Vandelli, via Vescovado, via Barbarigo e via San Salvatore a Camin. Cadute di alberi si sono verificate in via Lisbona e via Fistomba, con conseguenti problemi al traffico. Proprio tra la Stanga e il Portello lo scenario più complesso e delicato, con un albero crollato in mezzo alla strada. Di seguito in video, intorno alle 18.20, i lavori di ripristino della carreggiata.