Il tecnico bianconero deve salvare i 30 milioni della coppa e garantire i 70 del pass per il 2026-27
Giornalista
21 novembre – 17:44 – TORINO
I tempi dei centodieci milioni per Cristiano Ronaldo, per dirla alla Giorgio Chiellini, sono finiti alla Continassa. Dallo sbarco a Torino di CR7 sono trascorsi sette anni, ma sembrano molti di più. Questione di spese, obiettivi e successi. La Signora non vince lo scudetto dalla stagione di Maurizio Sarri (2019-20) e da allora ha quasi sempre salutato la corsa per il titolo con largo anticipo. Se alla Continassa intravedono una luce in lontananza, come ha sottolineato lo stesso dirigente ed ex capitano nei giorni scorsi, i meriti sono anche di Luciano Spalletti. Lucio ha riacceso la luce in “casa Juve” riproponendo una musica che negli ultimi tempi si era un po’ persa. “Possiamo ancora rientrare nel giro scudetto”, ha detto il primo giorno a Torino. Ambizioni controfirmate da Chiellini, unico ad aver conquistato tutti i 9 campionati del ciclo leggendario. Dove finiscono le parole, iniziano i fatti. Quelli che la Juventus si aspetta da Spalletti, arruolato in corsa al posto di Igor Tudor lo scorso 30 ottobre per portare a termine una missione da cento milioni. Salvare la Champions attuale e garantirsi il pass per il 2026-27. Luciano ha accettato la sfida con un contratto a termine di otto mesi, da precario di lusso, e dopo le prove generali pre sosta è pronto a iniziare l’avventura aggiungendo un mattoncino alla volta. Dalla trasferta di Firenze (domani) al big match dell’Allianz Stadium contro la Roma (20 dicembre): in meno di un mese – e in 8 incontri – il tecnico di Certaldo non si gioca tutto, ma abbastanza della missione e anche del suo rinnovo in bianconero. Campionato e Champions, con in mezzo gli ottavi di Coppa Italia contro l’Udinese. Lucio, dopo la vittoria di Cremona e i pareggi con Sporting e Torino, vuole cambiare marcia.
in serie A—
La priorità è portare nuovamente almeno la Signora in Champions, un obiettivo da circa 70 milioni. La Juventus (sesta con 19 punti) insegue il Napoli (quarto con 22). La prima tappa di quello che si prospetta un lungo inseguimento è in programma domani al Franchi. La squadra di Spalletti scenderà in campo prima degli azzurri con l’obiettivo di vincere e aumentare la pressione sugli uomini di Antonio Conte, in serata impegnati contro l’Atalanta. Un antipasto a distanza della sfida del 7 dicembre al Maradona: sarà la prima volta di Lucio da rivale dopo lo storico scudetto 2023, ma nei piani della Juventus dovrà essere soprattutto uno scontro diretto. Prima la Signora affronterà il Cagliari e dopo sarà attesa da altre due tappe da bollino nero: Bologna (14 dicembre) e Roma (20 dicembre).
l’europa attuale—
Una Champions tira l’altra. Spalletti ha ereditato da Tudor una squadra con due punti dopo le prime tre giornate (Borussia Dortmund, Villarreal e Real Madrid) e al debutto contro lo Sporting non è andato oltre l’1-1. Per almeno 30 milioni di motivi, che possono diventare 40 in caso di futuro passaggio agli ottavi, la Juventus ha bisogno di vincere assolutamente il prossimo martedì nel gelo di Bodo. Ballano tanti soldi e la possibilità di riaggiustare il classificone europeo. In questo momento capitan Locatelli e compagni sono 26esimi e sarebbero fuori da tutto. Oltre alla trasferta norvegese, c’è il Pafos prima di Natale (10 dicembre): sei punti in due gare riaccenderebbero le speranze in attesa degli ultimi 180’ con Benfica (casa) e Monaco (fuori).
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Koopmeiners e DV9—
Intanto Spalletti qualche milione ha già dato l’idea di saperlo far fruttare. Il tecnico di Certaldo in tre partite ha valorizzato Teun Koopmeiners più che nelle precedenti 55 in bianconero. Tanto che l’ad Damien Comolli da un lato ha sottolineato l’intuizione di Lucio, creativo nell’arretramento dell’olandese in difesa, e dall’altro vede concretizzarsi la prospettiva di recuperare un investimento da 51,3 milioni. Più complicato – ma non ancora impossibile – evitare l’addio da svincolato di Dusan Vlahovic. A giugno si vedrà, ma per il momento l’effetto Spalletti ha rigenerato il serbo, che si sente di nuovo al centro della Signora. Al punto da provarle tutte per smaltire l’affaticamento rimediato in nazionale in tempo per essere protagonista domani a Firenze. Rifinitura decisiva, però già il fatto che DV9 abbia dato la disponibilità è un bel segnale.
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