La radioterapia, soprattutto per la cura del tumore della prostata, è un’efficace e valida alternativa alla chirurgia radicale, con tassi di guarigione sovrapponibili ed effetti collaterali ridotti, ma poco nota ai pazienti. Dovrebbe essere impiegata nel 50-60% dei casi ma nel nostro Paese raggiunge soltanto la quota del 15-20%, a causa dei molti e diffusi luoghi comuni, che vanno dal peso inferiore che viene attribuito all’efficacia di questo approccio rispetto a quello chirurgico e farmacologico, alla paura di non avere una vita sessuale normale, fino all’errata convinzione che il trattamento sia solo palliativo o limitato a casi estremi dove la chirurgia non possa essere più impiegata.

Tumore della prostata: guardare la “forma” del Dna per capire quanto è aggressivo

di Tiziana Moriconi

08 Novembre 2025

Tumore della prostata: guardare la “forma” del Dna per capire quanto è aggressivo

L’efficacia della radioterapia

A richiamare l’attenzione sull’importanza di abbattere questo preconcetto sono gli esperti dell’Irccs di Negrar, in occasione della campagna internazionale ‘Movember’ di sensibilizzazione sulle patologie maschili. “Nonostante il passare degli anni, la radioterapia – avverte Filippo Alongi, direttore del Dipartimento di radioterapia oncologica avanzata dell’Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e ordinario di radioterapia oncologica all’Università di Brescia – continua a essere avvolta da un alone di diffidenza mista a disinformazione, e quando la proponiamo ai pazienti, la maggior parte all’inizio pensa di essere già condannata. E questo non per la gravità della malattia, ma perché crede di essere candidata a un trattamento di efficacia inferiore a quello chirurgico. Eppure, parliamo di uno dei cardini delle terapie oncologiche, in particolare per il tumore della prostata, che può essere definito curativo al pari del bisturi.

Tumore alla prostata, ora si cura con l’IA e la realtà aumentata

di Valentina Arcovio

29 Ottobre 2025

Tumore alla prostata, ora si cura con l’IA e la realtà aumentata

Un’idea distorta della radioterapia

“Come dimostra uno studio anglosassone, pubblicato di recente su ‘European Urology’, che ha messo a confronto la chirurgia robotica con la radioterapia di precisione, evidenziando come a parità di guarigione in oltre il 90% dei casi, quando il tumore è confinato all’interno della ghiandola prostatica, la radioterapia moderna è anche meglio tollerata in alcuni aspetti sintomatologici, preservando maggiormente la continenza urinaria e la funzionalità erettile. Un paziente su due sarebbe idoneo al trattamento radioterapico, ma soltanto un paziente su 5 viene sottoposto a questa metodica di cura non invasiva. Le conseguenze ricadono sui pazienti stessi che spesso ignorano un’opzione terapeutica alternativa alla chirurgia e di significativo beneficio in molte situazioni cliniche. L’idea distorta che si ha della radioterapia, frutto di un retaggio del passato, è una rappresentazione che poco a che fare con la realtà, Negli ultimi anni questa metodica infatti ha fatto grandissimi passi in avanti, grazie all’utilizzo di apparecchi sempre più sofisticati, che permettono di eseguire trattamenti molto selettivi e circoscritti, con riduzione degli eventuali effetti collaterali”.

Argomenti