A Las Vegas il britannico della Mercedes, vincitore l’anno scorso, chiude davanti le terze prove libere. Precede Verstappen e Albon. Lontane le McLaren, che però non tentano il time attack come Charles (15°)
Federico Mariani
22 novembre 2025 (modifica alle 02:50) – MILANO
Il weekend della F1 a Las Vegas entra nel vivo e George Russell vuole essere protagonista. Il britannico, vincitore su questa pista un anno fa, chiude le FP3 al comando. Al volante della Mercedes ferma il cronometro sul tempo di 1’34”054. Alle sue spalle si piazza Max Verstappen a 227 millesimi. Il campione del mondo su Red Bull precede la Williams di Alexander Albon, ottimo terzo. Quinto Lewis Hamilton con la Ferrari, mentre l’altra Rossa di Charles Leclerc è quindicesima. Il monegasco non tenta il time attack nel finale, proprio come le McLaren di Oscar Piastri, diciannovesimo, e Lando Norris, ventesimo. Sesto tempo per Andrea Kimi Antonelli.
SORPRESA—
La pioggia caduta qualche ora prima lascia l’asfalto umido. Così i piloti scendono in pista con le gomme intermedie, aspettando che le condizioni migliorino. Il tracciato si asciuga, ma non completamente. Tante le correzioni alla guida da parte dei protagonisti. Dopo 30 minuti la classifica dei tempi vede Hamilton al comando con il giro di 1’42”809. Secondo Antonelli, poi Norris. Il leader del Mondiale precede Russell e il compagno Piastri. Sesto Verstappen, davanti a Hadjar, Leclerc, Lawson e Albon.
RUSSELL DAVANTI—
L’ultima mezz’ora viene affrontata con le gomme da asciutto. Si opta per mescole soft. I tempi, però, non migliorano immediatamente: il grip resta basso. Hamilton rischia grosso quando sfiora il tamponamento ad Hadjar, che aveva rallentato, frenato a sua volta da altri piloti. Lewis se la cava con un grande spavento. Nel finale si accende la sfida per il giro veloce. La spunta Russell, che chiude davanti a Verstappen e Albon. Hadjar precede Hamilton e Hamilton. Poi Lawson, Stroll, Alonso e Gasly in top 10. Seguono Bearman, Sainz, Bortoleto, Ocon e Leclerc. Colapinto, Hulkenberg e Tsunoda si lasciano alle spalle le McLaren.
© RIPRODUZIONE RISERVATA