“Questo tizio che neanche nomino è venuto in ufficio, convocato dalla segretaria, perché c’era da rifare un corto di mia figlia”, aveva raccontato Gianna Orrù durante un’intervista rilasciata ai microfoni di “Zona Bianca”, su Rete 4, nel dicembre 2024. Dopo un anno dall’intervista è arrivata la condanna in primo grado.
“Mi mandava tutte le settimane il rendiconto. Tutti imbrogli, era tutto finto”, avevo aggiunto, rivelando di aver perso una cifra di circa 400mila euro. E aveva concluso: “La mia speranza? Visto che di soldi non se ne parla, che almeno lo mettano in galera dato che è recidivo”.