di
Ivana Zuliani

Tra gli studenti delle tre Università toscane: Firenze, Pisa e Siena

Fuori dalla Fortezza Da Basso di Firenze, Samuele è uno dei primi studenti a uscire dalla prima sessione di esami del cosiddetto «semestre filtro», per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina e in Odontoiatria: tre prove distinte, di 45 minuti ciascuna, sulle materie studiate (in presenza o anche on line) durante il semestre, quindi biologia, chimica e propedeutica biochimica, fisica. Samuele ha qualche perplessità sulla novità introdotta quest’anno dal Ministero per accedere alle facoltà mediche e veterinarie. «È stata — dice — una mole di studio troppo grande in poco tempo. Bisognerebbe tornare come prima».

«Viene chiamato semestre, ma in realtà sono due mesi», concorda Federica. Mesi fatti di «tanto stress e tanta competizione, che invece per me non si dovrebbe creare. Non viene la voglia di fare Medicina con questo. Io ci vorrei riprovare, ma tanta gente molla perché non è incoraggiante come sistema. La selezione è brutale. Anche il test non me lo aspettavo così: il programma è vastissimo ma si sono focalizzati su pochi argomenti».



















































Ad aspettarla fuori c’è Roberto, al sesto anno di Medicina (lui è entrato con il «vecchio» test di ingresso): «Il numero di medici in Italia non si aumenta così, si aumenta aumentando i posti in specializzazione». Anche per Margherita «è stato un semestre tosto: si sono trattati temi molto specifici concentrati in due mesi. Anche le domande del test erano molto specifiche, ma abbastanza centrate rispetto al programma e chiare», dice Margherita, che rimane convinta, comunque vada, che Medicina è il percorso per lei.

Come per Stella, sempre convinta della sua scelta: «Il programma è bello corposo. Ma se tornassi indietro non vori fare questa modalità: con o senza lezioni se uno si vuole impegnare si impegna».

A Firenze hanno sostenuto l’esame 1.394 studenti (su 1.507 iscritti, il 91% dei frequentanti il semestre era stato ammesso). I risultati della prova saranno pubblicati il 3 dicembre, ci sarà un secondo appello il 10 dicembre, i cui esiti si sapranno dopo 13 giorni. Il punteggio conseguito contribuirà alla formazione di una graduatoria nazionale unica, che determinerà per ogni sede gli ammessi al secondo semestre dei corsi di laurea. 

Chi non verrà ammesso potrà comunque iscriversi per uno percorso simile, i crediti non andranno persi. La selezione dunque viene spostata dopo il semestre aperto, ma non viene eliminata del tutto. Per l’Università di Firenze i posti disponibili messi a bando per Medicina e Chirurgia sono 580, quelli per Odontoiatria e protesi dentaria 35.
 
A Pisa (dove c’è anche Veterinaria) hanno eseguito la prova 1.560 studenti su circa 1700 frequentanti il semestre filtro
. All’Ateneo pisano i posti sono 369 per Medicina, 69 per Veterinaria e 30 per Odontoiatria. «Questo primo appello — spiega Giovanni Paoletti, prorettore per la didattica dell’Università di Pisa — è il primo in assoluto e servirà a tutti per prendere le misure. Poi è l’inizio di un percorso che proseguirà in ogni caso e in cui gli studenti potranno portarsi dietro i crediti conseguiti. Dopo l’appello di oggi proseguiranno le esercitazioni offerte dai nostri docenti per aiutare gli studenti a prepararsi al meglio all’esame».

All’Università di Siena i partecipanti alla prova sono stati 384, su 410 iscritti all’esame e 465 al «semestre filtro. I posti disponibili sono 307.
Gli aspiranti medici veterinari e dentisti che ieri hanno fatto il test a Firenze, Pisa e Siena sono stati 3.338 ma solo 1.467 potranno iscriversi a Medicina Odontoiatria o Veterinaria in un ateneo toscano.


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21 novembre 2025