di
Francesca Scorcucchi

Il rilancio dei blockbuster tra dinosauri e supereroi, con tre pellicole che si spartiscono gli incassi mondiali

Un manipolo di supereroi e un branco di dinosauri. Ad essi sono state affidate le sorti dell’estate 2025 al cinema. Era una scommessa rischiosa visto il periodo di stanca, soprattutto nei confronti dei supereroi, eppure sembra funzionare e ora a Hollywood qualcuno tira un sospiro di sollievo. Al botteghino si inseguono da giorni il Superman di James Gunn e Jurassic World – la Rinascita, di Gareth Edwards. Il primo ha incassato nel mondo 407 milioni di dollari, il secondo, uscito una settimana prima, 648 milioni. A dare loro manforte arriva, da martedì 22 luglio, i I Fantastici Quattro – Gli Inizi, diretto da Matt Shakman.

Anche questo progetto rischiava di essere un azzardo. I precedenti tentativi di portare al cinema Mr Fantastic, la Donna Invisibile, la Torcia Umana e La Cosa — con tre film del 2005, 2007 e 2015 — avevano fallito. Oggi però fanno ben sperare il record di prevendite, le più alte di tutto il 2025, e le ottime recensioni di questa nuova versione ambientata negli anni Sessanta e dal sapore retro-futuristico.



















































Cosa è cambiato? Secondo il regista è il lato umano di questo copione a fare la differenza: «Uno degli aspetti più importanti dei Fantastici Quattro è che sono per prima cosa persone, semplici esseri umani — dice Matt Shakman — e solo in seconda battuta sono inventori, leader, astronauti ed esploratori. Insomma, sono supereroi solo quando devono esserlo. Cosa amo di loro? Che sono fragili, incasinati e costretti a lottare con i problemi di tutti i giorni proprio come accade a tutti noi».

Creati da Stan Lee e Jack Kirby nel 1961, i Fantastici Quattro ora hanno il volto di Pedro Pascal, Vanessa Kirby, Joseph Quinn e Ebon Moss-Bachrach, rispettivamente nei ruoli dello scienziato Reed Richards/Mr Fantastic, della Donna Invisibile, della Torcia Umana e della Cosa. «Il mio Reed Richards è uno scienziato abilissimo che fa fatica a capire l’equazione delle relazioni umane», dice Pedro Pascal. Lui e la Donna Invisibile diventeranno genitori, è questa la grande novità del titolo, la circostanza che renderà il gruppo più fragile ed esposto agli occhi dei nemici di turno, il terribile Galactus (Ralph Ineson) e la sua assistente, Silver Surfer (Julie Gardner).
 
«Anziché godersi il momento, la paternità, Reed cercherà di costruire intorno a suo figlio un mondo a prova di bambino — continua Pascal — tutto molto scientifico e razionale, e molto poco paterno». Anche i supereroi dunque possono essere genitori inadeguati. «Questa manifestazione di debolezza umana è uno degli aspetti più interessanti del film», dice Tracy Brown, critica del Los Angeles Times.

Anche il successo di Superman è legato a un aspetto altrettanto umano. Superman è un immigrato e il regista James Gunn ha voluto sottolineare questa circostanza in un momento in cui il tema è di grande attualità. È la prima volta che succede nella storia del supereroe che viene dal pianeta Krypton. «Sei entrato illegalmente nel paese», dice Lois Lane (Rachel Brosnahan) intervistando Clark Kent (David Corenswet).

«Questa storia è un aneddoto su cosa sta succedendo adesso nel mondo — ha detto il regista — sfortunatamente è una realtà, specialmente qui negli Stati Uniti, in un momento del vivere civile in cui la crudeltà sta diventando popolare. Ma Superman rappresenta l’opposto di queste attitudini. Lui è gentile e prova empatia per l’umanità ed è sempre dalla parte degli oppressi».

Posizioni che hanno fatto insorgere il popolo MAGA e i simpatizzanti delle politiche anti-immigrazione di Donald Trump. «Non voglio giudicare nessuno — ha proseguito James Gunn — ma questo è un film che racconta la gentilezza e l’amore per l’umanità, e credo che questi siano sentimenti con cui tutti, di qualsiasi colore politico, sono in grado di relazionarsi».

22 luglio 2025