PRIMIERO. “Ancora non mi sembra possibile“.
Nel Primiero si vivono ore di dolore profondissimo, di lutto, di disorientamento. La morte del 40enne Luca Bonat, vittima di un tragico incidente stradale nel pomeriggio di ieri venerdì 21 novembre a Feltre, ha lasciato un’intera comunità in lutto.
“Il primo pensiero della nostra comunità, di tutti noi, sia di chi gli era amico che di chi lo conosceva meno, va alla sua cara famiglia: a Laura, ai bambini, e ai genitori Gigi e Giovanna. In un momento tanto difficile, ci stringiamo attorno a loro con affetto e vicinanza, nella speranza di poterli aiutare ad affrontare questo dolore immenso“.
Le parole, cariche di commozione, sono del sindaco del comune di Primiero San Martino di Castrozza, Daniele Depaoli. Che a Luca era legato da una lunga e profonda amicizia, e che nel buio di una disgrazia sconvolgente prova anche a vedere una luce.
“C’è un segno che ci dà forza: Liam, che viaggiava con lui, salvo in modo davvero miracoloso. È un messaggio che ci invita, per quanto difficile, ad andare avanti. Ma il vuoto che resta è enorme. La notizia ci ha lasciati sgomenti. È una di quelle che non vorremmo mai ricevere. Essendo lontano in questi giorni, tutto mi sembra ancora surreale. A tratti fatico a credere che sia accaduto davvero e continuo a sperare che sia tutto solo un brutto sogno“.
“Luca, per me, era prima di tutto un caro amico. Abbiamo condiviso tante esperienze nello sport: calcio, tennis, sci. L’ho allenato a calcio e ricordo ancora con stupore la potenza dei suoi tiri – nessuno a Primiero calciava come lui. Nonostante il fisico snello, aveva una forza impressionante. Ma erano il tennis e lo sci i suoi sport del cuore. Ho giocato dei tornei di doppio con lui: ne abbiamo anche vinti, e certo non per merito mio. Era davvero talentuoso. Negli ultimi anni allenava fuori valle, nello sci e nel tennis, e lo faceva sempre con grande passione. Era già un maestro per Leonardo, il bambino più grande, e sono sicuro che anche il piccolo Liam avrebbe seguito le sue orme. Avrebbero avuto davanti una bella storia sportiva, insieme“.
“È una perdita che non si riesce a spiegare – conclude il sindaco Depaoli -. Sento quanto bisogno ci sia, ora più che mai, di restare uniti come comunità. Queste tragedie non si superano, ma stringersi nel ricordo delle tante cose che ci ha lasciato deve farci almeno provare ad andare avanti. Lo dobbiamo a lui ed alla sua famiglia. Nello sport si cade e ci si rialza, ma purtroppo la vita non è lo sport. Però sono certo che lui ci spronerebbe ad andare avanti, come ha fatto con tanti suoi allievi. Un pensiero speciale va a Laura, ai suoi figli, ai genitori, allo zio Piergiorgio che gli ha trasmesso la grande passione sportiva, agli altri zii, ai cugini ed ai suoi tanti amici, che oggi hanno davvero bisogno di tutto il nostro affetto. Dell’affetto della comunità di Luca“.