La ricapitalizzazione è avvenuta col cosiddetto “accelerated bookbuild”, riservato a investitori istituzionali. Exor e Tether mettono 77 milioni confermando le loro rispettive partecipazioni. Nuovi ingressi con piccole quote

L’aumento di capitale “lampo” bianconero è stato già completato. “Con successo”, sottolinea una nota della Juventus. L’ammontare complessivo dell’operazione è pari a 97,8 milioni. La ricapitalizzazione è avvenuta tramite il cosiddetto “accelerated bookbuild”, riservato a investitori istituzionali: sulla base della domanda raccolta, il prezzo di emissione delle azioni all’esito del collocamento è stato fissato a 2,58 euro per azione. Di conseguenza, la Juventus emetterà quasi 38 milioni di azioni che saranno ammesse alle negoziazioni su Euronext Milano, mercato regolamentato gestito da Borsa Italiana. 

azioni—  

Apporti Al lordo dello sconto del 4,8%, l’importo è di 102 milioni. Di questi, gli azionisti Exor e Tether hanno sottoscritto le quote di loro pertinenza (rispettivamente il 65,4% e l’11,5%) per un totale di 77 milioni. I restanti 25 milioni sono arrivati dagli investitori istituzionali, visto che la ricapitalizzazione non coinvolgeva il cosiddetto mercato retail (per intenderci, i tifosi azionisti). La richiesta è stata superiore all’offerta di oltre il doppio. Oltre alla conferma dell’impegno dei vecchi azionisti, la ricapitalizzazione ha salutato l’ingresso di 15 nuovi soggetti, principalmente fondi d’investimenti italiani e internazionali, che hanno acquisito quote ciascuno tra mezzo milione e 1,5 milioni di euro, non in una logica speculativa ma in un orizzonte di lungo periodo. I proventi dell’aumento di capitale – il quarto dal 2019 per un aggregato di 998 milioni – saranno utilizzati dal club per la realizzazione del piano strategico 2024-27 che punta al break-even nel 2026-27. I quasi 100 milioni di equity serviranno quindi al rafforzamento della struttura patrimoniale, alla progressiva riduzione del debito, al potenziamento del brand a livello internazionale e al mantenimento della massima competitività sportiva.