“La collaborazione tra Italia e Cina nasce da una storia molto antica e anche noi, come Giunti Editore, abbiamo sempre avuto un grande interesse nel promuovere e condividere la cultura italiana con la Cina. Lo abbiamo sempre ritenuto un mercato molto affascinante e abbiamo una storia fatta di tanti progetti sviluppati insieme con successo. Collaboriamo con la Cina attraverso partner locali, attraverso editori che a loro volta promuovono i nostri autori e i nostri contenuti sui mercati del territorio locale. Alcune case editrici cinesi, già molto tempo prima del resto del mondo, avevano all’interno della loro sede un reparto, una zona dove venivano registrati i contenuti digitali da promuovere di letteratura tra Italia e Cina. Questa collaborazione è importante perché crea i lettori di domani, quindi è una grandissima responsabilità, in secondo luogo è un tipo di letteratura con contenuto molto immediato che permette uno scambio culturale molto forte. Ecco perché stiamo cercando di investire e di trovare partner locali con cui costruire relazioni per i prossimi decenni.

Il tema dell’intelligenza artificiale è un tema molto attuale e di grande interesse, chiaramente la Cina è un player principale e, in questa sfida, Giunti sta guardando attentamente all’ opportunità dell’IA, come tutte le opportunità di innovazione. Il ruolo di Giunti è quello di proteggere la proprietà intellettuale e quindi dobbiamo capire come l’intelligenza artificiale avrà un ruolo all’interno della creatività. Sappiamo che i libri sono stati la base per tutte le più grandi rivoluzioni e movimenti del mondo e credo che il ruolo dei libri continuerà ad essere fondamentale in futuro. Siamo leader in Italia per il settore bambini e ragazzi, abbiamo un’enorme responsabilità che è quella di creare nuove generazioni di lettori di domani anche attraverso uno scambio tra culture”.