di
Salvatore Riggio
La campionessa di volley azzurra si confessa: «La vita dell’atleta è solitudine. Fai colazione, vai in palestra, torni, pranzi, torni in palestra, ceni e vai a dormire. E sei sempre sola»
Oro olimpico a Parigi 2024 e oro Mondiale a Bangkok 2025. Paola Egonu è stata eletta atleta dell’anno da GQ Italia con cui ha parlato. Spiegando per prima cosa che anche la vita di un’atleta di successo ha un prezzo da pagare: «La vita dell’atleta è solitudine. Fai colazione, vai in palestra, torni, pranzi, torni in palestra, ceni e vai a dormire. E sei sempre sola – ha raccontato –. Succede che ti abitui, che comincia a piacerti quella solitudine».
In sostanza, per Egonu i sacrifici di un’atleta sono tanti: «Non hai il tempo di fermarti, di piangere, di parlare. Appena c’è un problema devi reagire, andare oltre – ha continuato –. Sono una donna e ho desideri di maternità. Ci sono nove mesi in cui devi stare ferma, il tuo fisico cambia, non sai se riuscirai a tornare a quel livello». È difficile, quindi, conciliare la carriera con il desiderio di diventare genitori: «Quando un uomo fa un figlio, può tornare immediatamente in campo. È una questione legata al corpo e al recupero. Per me è un grandissimo conflitto. Se vuoi un figlio, o lo fai prima, o interrompi la carriera, torni, ma se non sei in grado, smetti e ti manca. È il momento giusto? Come si fa a dire, “ora riprendo”? Per adesso ho messo un limite di tempo, poi si vedrà». Egonu non ha ancora pensato al futuro: «Però, sicuramente vorrei avere il coraggio di smettere nel momento giusto della mia carriera, per potermi costruire la vita dopo e non avere paura dell’incognito – ha concluso –. Ma ancora non lo so».
22 novembre 2025 ( modifica il 22 novembre 2025 | 11:29)
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