La presidente del Consiglio è intervenuta durante la prima sessione di lavori al vertice di Johannesburg: “Roma sta contribuendo in Medioriente a raggiungere un risultato fragile ma comunque molto importante. Piano Mattei? Il numero di Paesi africani coinvolti aumenterà”. Meloni ha partecipato a una riunione a latere della Coalizione dei Volenterosi. Il G20 adotta una dichiarazione per “consenso schiacciante”, in cui si chiede una “pace giusta in Sudan, Congo, Palestina e Ucraina”
“L’Italia è pronta a collaborare con i suoi partner europei e americani per raggiungere una pace giusta”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento alla prima sessione di lavoro del G20 a Johannesburg, in Sudafrica, parlando della “ingiustificata guerra di aggressione russa contro l’Ucraina”. Allo stesso modo, ha aggiunto, l’Italia “sta già contribuendo in Medio Oriente a raggiungere un risultato fragile ma comunque molto importante”. Nella giornata di venerdì 21 novembre, la presidente del Consiglio ha avuto un incontro sull’Ucraina con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.
Meloni: “L’Omc va ripensata”
“L’Organizzazione mondiale del commercio deve essere ripensata e deve essere chiaro a tutti che le partnership sono reali solo quando sono paritarie e generano benefici per tutte le parti coinvolte”, ha aggiunto Meloni nel suo intervento alla prima sessione di lavoro del G20, dedicata alla crescita economica inclusiva e sostenibile.
Meloni: “Costruire un’Africa capace di competere ad armi pari”
“Nessuno può davvero pensare di aiutare il continente africano semplicemente accettando che centinaia di migliaia di giovani africani paghino i trafficanti per spostarsi verso l’Europa”, ha detto Meloni. “Per questo, insieme alla Nigeria e in collaborazione con il Global Partnership for Education, abbiamo lanciato una campagna per raccogliere 5 miliardi di dollari e migliorare l’educazione di 750 milioni di bambini in diversi Paesi, e comunque per costruire un’Africa davvero capace di competere ad armi pari”, ha sottolineato la premier. “Non possiamo ignorare il peso del debito che grava su molte nazioni del continente africano. Così l’Italia ha anche deciso di ridurre del 50% il debito dei Paesi a basso e medio reddito nei prossimi 10 anni e, soprattutto, di convertire l’intero debito dei Paesi meno sviluppati in piani di investimento per quei Paesi, una scelta che considero una scelta di giustizia e responsabilità che speriamo altri vorranno seguire”, ha evidenziato Meloni.
Meloni: “Aumenteremo i Paesi africani nel Piano Mattei”
Il Piano Mattei per l’Africa “è un nuovo modo di guardare al continente africano: non come a un problema, ma piuttosto come a un’opportunità, non impartendo lezioni dall’alto al basso, ma con rispetto”, ha detto Meloni al G20. “Si tratta di un’iniziativa che già coinvolge 14 nazioni africane, numero che intendiamo aumentare, e che può contare su solide sinergie con l’Unione africana, le Nazioni Unite, le istituzioni finanziarie internazionali e l’Unione Europea con il Global Gateway”, ha affermato la presidente del Consiglio. “I risultati che sta producendo sono fatti. Penso al corridoio di Lobito tra Angola e Zambia, per connettere e portare prosperità a regioni attualmente isolate, al quale stiamo contribuendo in modo significativo. Penso all’apertura a Roma dell’hub di intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile, che coinvolgerà centinaia di startup africane nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Penso all’uso delle acque reflue nel progetto ambizioso in Tunisia per il recupero di terre improduttive”, ha aggiunto. Meloni ha inoltre sottolineato che “le priorità su cui stiamo investendo sono condivise con le nazioni africane e sono concrete: salute, agricoltura, acqua, infrastrutture e, soprattutto, formazione. Perché nulla può essere fatto senza valorizzare il capitale umano”.
Meloni a premier cinese: “Assicurare pari condizioni ad aziende”
Meloni ha incontrato il primo ministro cinese Li Qiang, a margine del G20. La premier italiana ha “sottolineato l’esigenza di assicurare condizioni di parità alle aziende che operano sui mercati internazionali e di garantire la sicurezza delle catene di approvvigionamento globali, soprattutto per quanto riguarda i componenti essenziali per la produzione industriale”.

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La riunione dei Volenterosi
Meloni, a margine dei lavori del G20, ha partecipato a una riunione sull’Ucraina della Coalizione dei Volenterosi, che si è tenuta su invito dei vertici dell’Unione europea. Il vertice si è svolto in uno dei saloni del Johannesburg Expo Center, con 14 poltrone disposte a semicerchio. Nei due posti centrali la presidente della Commissione Ue europea Ursula von der Leyen e quello del Consiglio Ue Antonio Costa. Come si vede nelle immagini diffuse da Palazzo Chigi, Meloni ha preso posto fra il primo ministro canadese Mark Carney e il presidente francese Emmanuel Macron. Presenti anche i leader di Germania, Regno Unito, Norvegia, Giappone, Australia, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, e Spagna.
La dichiarazione dei Volenterosi
Dopo la riunione, i Volenterosi hanno diffuso una nota: “Accogliamo con favore i continui sforzi degli Stati Uniti per portare la pace in Ucraina. La bozza iniziale del piano in 28 punti include elementi importanti che saranno essenziali per una pace giusta e duratura. Riteniamo pertanto che la bozza costituisca una base che richiederà ulteriore lavoro. Siamo pronti a impegnarci per garantire che una pace futura sia sostenibile. Siamo chiari sul principio che i confini non devono essere modificati con la forza. Siamo inoltre preoccupati per le limitazioni proposte alle forze armate ucraine, che renderebbero l’Ucraina vulnerabile a futuri attacchi. Ribadiamo che l’attuazione degli elementi relativi all’Unione Europea e alla NATO richiederebbe il consenso rispettivamente dei membri dell’UE e della NATO. Cogliamo l’occasione per sottolineare la forza del nostro continuo sostegno all’Ucraina. Continueremo a coordinarci strettamente con l’Ucraina e gli Stati Uniti nei prossimi giorni”.
L’incontro con Von der Leyen e Costa
Von der Leyen e Costa hanno incontrato la premier Meloni nella tarda serata di venerdì a Johannesburg. Nel pomeriggio di ieri, i due leader europei avevano avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’incontro con Meloni, come spiegano fonti europee, rientra negli intensi sforzi diplomatici sul piano di pace per l’Ucraina in corso a margine del G20 in Sudafrica.
Il possibile incontro con Trump
Non è sul tavolo l’ipotesi, riportata da alcuni media nelle ultime ore, di una missione di leader europei a Washington per un incontro con il presidente Usa Donald Trump sul suo piano di pace per l’Ucraina. Lo si è appreso a margine dei lavori del G20 a Johannesburg.

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Il G20 adotta una dichiarazione “per consenso schiacciante”
I leader del G20 hanno adottato la dichiarazione “per consenso schiacciante” all’inizio della prima sessione, come ha spiegato il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa, nel discorso con cui ha dichiarato aperti i lavori del summit, il primo che si tiene senza uno dei Paesi membri (ossia gli Usa).
G20: “Tutti i membri partecipano alla pari”
“Ribadiamo il nostro impegno nei confronti del G20 come principale forum per la cooperazione economica internazionale e il suo funzionamento continuo nello spirito del multilateralismo, sulla base del consenso, con tutti i membri che partecipano su un piano di parità a tutti i suoi eventi, compresi i vertici, in conformità con gli obblighi internazionali”, si legge nelle conclusioni della dichiarazione adottata dai leader del G20, che consta di 122 paragrafi distribuiti in 30 pagine. “Ringraziamo il Sudafrica per la sua leadership quest’anno. Ci impegniamo a lavorare insieme sotto la presidenza degli Stati Uniti nel 2026 e a incontrarci nuovamente nel Regno Unito nel 2027 e nella Repubblica di Corea nel 2028. Accogliamo con favore l’ambizione dell’Arabia Saudita di anticipare il suo turno di ospitare la presidenza del G20 nel prossimo ciclo”, si legge ancora.
G20: “Pace giusta in Sudan, Congo, Palestina e Ucraina”
“Siamo concordi sul fatto che, guidati dagli Scopi e dai Principi della Carta delle Nazioni Unite nella sua interezza, lavoreremo per una pace giusta, globale e duratura in Sudan, nella Repubblica Democratica del Congo, nei Territori Palestinesi Occupati, in Ucraina, oltre a porre fine ad altri conflitti e guerre in tutto il mondo. Solo con la pace potremo raggiungere sostenibilità e prosperità”, si legge nella dichiarazione adottata dai leader del G20.
G20: “Prevenire il traffico di migranti e flussi irregolari”
“Riaffermiamo il nostro impegno a sostenere i migranti, compresi i lavoratori migranti e i rifugiati, nei nostri sforzi per un mondo più inclusivo, in linea con le politiche, le legislazioni e le circostanze nazionali, garantendo il pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, indipendentemente dal loro status migratorio”, si legge nella dichiarazione. “Riconosciamo inoltre l’importanza di prevenire i flussi migratori irregolari e il traffico di migranti, come parte di un approccio globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare, rispondendo al contempo ai bisogni umanitari e alle cause profonde degli sfollamenti. Sosteniamo il rafforzamento della cooperazione tra i Paesi di origine, transito e destinazione. Continueremo il dialogo sulla migrazione e sugli sfollamenti forzati durante le future presidenze”, si legge ancora.
G20: “Preservare la catena del valore dei minerali critici”
“Cerchiamo di garantire che la catena del valore dei minerali critici possa resistere meglio alle interruzioni dovute a tensioni geopolitiche, misure commerciali unilaterali incompatibili con le norme dell’Organizzazione mondiale del commercio, pandemie o catastrofi naturali, e che un maggior numero di Paesi produttori possa partecipare e trarre vantaggio dalle catene del valore”, si legge nella dichiarazione. Nella premessa, i leader riconoscono “che, poiché l’economia mondiale sta subendo cambiamenti significativi, tra cui transizioni sostenibili, rapida digitalizzazione e innovazioni industriali, la domanda di minerali critici è destinata ad aumentare. Osserviamo che i benefici associati ai minerali critici non sono stati pienamente realizzati e che i Paesi produttori, soprattutto quelli in via di sviluppo, devono affrontare sfide quali investimenti insufficienti, valore aggiunto e valorizzazione limitati, mancanza di tecnologie e problemi socioeconomici e ambientali”.
Ramaphosa cita Plinio: “Dall’Africa sempre novità”
Annunciando che i leader del G20 hanno adottato per “consenso schiacciante” la dichiarazione all’inizio del summit di Johannesburg, Ramaphosa ha citato Plinio il Vecchio e la frase latina “ex Africa semper aliquid novi”, ossia “dall’Africa sempre qualcosa di nuovo”.

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Macron: “G20 a rischio, forse è alla fine di un ciclo”
Il gruppo delle principali economie mondiali del G20 è “a rischio” perché fatica ad affrontare le crisi internazionali, ha dichiarato il presidente francese Macron. “Il G20 potrebbe essere giunto alla fine di un ciclo”, ha dichiarato all’incontro, boicottato dal presidente Trump. “Stiamo lottando per risolvere insieme le principali crisi attorno a questo tavolo”, ha affermato Macron, avvertendo: “Il G20 è a rischio e non ci stiamo mobilitando collettivamente per alcune priorità”.
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