Esultanza Vanoli Cremona
Vanoli Cremona – Pallacanestro Trieste
LBA Legabasket Serie A Unipol 2025/2026
Cremona, 15/11/2025
Gianluca Checchi/Ciamillo-Castoria
Una delle squadre che più ha sorpreso in quest’inizio di stagione di Legabasket è senz’altro la Vanoli Cremona. Alla sosta per le nazionali i lombardi hanno un record estremamente positivo di 5 vittorie e 4 sconfitte che la proiettano nel gruppo delle ipotetiche qualificate alla Final Eight.
Le sconfitte sono arrivate in trasferta contro o big del campionato (Venezia, Trapani, Brescia) o su un campo tosto come Desio contro una Cantù che era alla ricerca di risultati.
Cosa ha funzionato
Credits Cappe Hack’a’Stat
- Bilanciamento tra offensive e defensive rating: la Vanoli, come menzionato nel grafico, sui 100 possessi, si trova nel quadrante delle squadre con un buon attacco e una buona difesa. Una squadra come premesso in estate costruita per correre ed attaccare nei primi secondi ma che allo stesso tempo abbia voglia di difendere seriamente. Numeri che la posizionano nello spicchio di squadre che stanno facendo bene in entrambe le metà campo. Cosa non scontata alla vigilia del campionato ma che il duro lavoro in settimana sta ripagando.
- Fortino PalaRadi: quando una squadra deve lottare per la salvezza, le vittorie devono assolutamente passare per le partite in casa. La Vanoli ha saputo far valere il fattore campo alla perfezione con 4 vittorie su altrettante gare disputate tra le gare amiche. Eccezion fatta per l’esordio con Sassari (79), nelle restanti tre gare sono stati 100 i punti di media segnati dai lombardi che con la spinta del proprio pubblico hanno saputo sconfiggere rispettivamente Treviso, Trento e Trieste.
- Gioco corale: nel roster non lunghissimo di Cremona tutti apportano il proprio mattoncino. 4 giocatori in doppia cifra e due a ridosso (9.4 di Jones e 9.3 di Veronesi) sintomo che ogni uomo si sente coinvolto e ogni volta può esserci un protagonista differente nei parziali della Vanoli.
- Fisicità costante: rispetto al roster della passata stagione è stata aumentata la fisicità e l’atletismo in gran parte dei ruoli. Questo dato si può leggere con i 7 recuperi e le 2.7 stoppate di media a partita. Durham e Casarin ad esempio sono due combo-guard di grande taglia che possono avere la meglio con tanti pari ruolo.
Cosa non ha funzionato
Difficile trovare qualcosa che non va in una squadra che sta performando oltre le aspettative alla vigilia. Si potrebbero considerare un dato statistico e uno più di lettura.
- Lotta a rimbalzo: contro Venezia, parzialmente contro Treviso e contro Cantù la Vanoli ha perso nettamente il duello sotto le plance. Attualmente in stagione alla voce rimbalzi difensivi, la Vanoli occupa l’11° posto con 24.4 rimbalzi. Niente di rotto in quanto nelle ultime partite questo fondamentale è andato in crescendo (es. vs Trieste 44-27 con 20 offensivi).
- Gioventù: fatta eccezion fatta per il veterano Burns, Cremona è una squadra giovane dove spiccano giocatori come Casarin (2003) e Ndiaye (2004) mentre Grant (2002) nonostante l’esperienza è pur sempre un ragazzo. Spesso capita che la voglia di fare porti a commettere errori in momenti delicati delle partite ma il processo di crescita passa anche da questo.
Protagonisti
Ousmane Ndiaye (PF – 2004, 12.2 pts, 7.6 reb): il giovane lungo ex Baskonia ha scelto il progetto Cremona per rilanciarsi, sbagliare e imparare nuovamente. A parte la partita con Sassari, 7 partite in doppia cifra (una a 8 punti), 2 doppie doppie e un massimo di 24. Il tiro è letale (38.3%) con rilascio altissimo e rapido. Sta cominciando ad attaccare i close-out avversari, cosa che potrebbero renderlo letale. Le lunghe leve lo aiutano anche difensivamente recuperando palloni e intimidendo.
Davide Casarin (PG – 2003, 12.1 pts, 4 reb, 5.3 ast): da un giovane ad un altro. Dopo aver lasciato la casa-base Venezia, Casarin ha trovato un posto dove lavorare sereno e poter rendere al meglio. Lavorare con uno che il playmaker lo ha fatto bene come Vitali lo sta aiutando parecchio. Sempre in doppia cifra, una doppia doppia da 10 punti e altrettanti assist vs Trento. Bravo a sfruttare il fisico in penetrazione, si fa sentire anche a rimbalzo e sempre faccia tosta anche in difesa. 11/25 ai tiri liberi è un dato che si può migliorare.
Aljami Durham (PG – 1998, 16.7 pts, 3.3 reb, 3.1 ast): il prodotto degli Hoosiers è stato uno dei migliori acquisti del mercato estivo. Dopo una stagione in ombra a Girona, Durham ha trovato in Cremona un’occasione per riscattarsi. Cosa che gli sta riuscendo bene. Mancino, primo passo fulmineo per battere l’uomo e fisicità per resistere ai contatti. Da non sottovalutare al tiro tanto dal palleggio quanto in catch’n’shoot (2.6 pts x 2 poss), sta tirando con il 51% dall’arco. Aiuta a rimbalzo e difensivamente ha fisico per contenere gli esterni avversari.