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Massimiliano Nerozzi, inviato a Firenze

La Fiorentina, ultima, strappa un punto alla Juventus grazie a Mandragora. Spalletti al terzo pareggio consecutivo. Match turbato dai cori razzisti contro Vlahovic

La Fiorentina ultima in classifica e ancora a secco di vittorie recrimina per una traversa e strappa comunque un punto alla Juventus. Resta ultima in classifica, ma in una delle partite più sentite dell’anno la banda Vanoli non sfigura di certo. Per Spalletti, invece, è il terzo pareggio consecutivo.

Il primo tempo è, come nelle attese, caldissimo. I cori razzisti contro Vlahovic (due volte interrotto il gioco, la partita è stata a rischio di sospensione), un rigore prima assegnato al serbo, poi revocato dalla Var per un fallo su Pablo Marì; la traversa di Kean. E, nel lunghissimo recupero (sei minuti), la perla di Kostic per il vantaggio bianconero. 



















































Poi la «piccola» Fiorentina ultima in classifica entra in campo nella ripresa con il piglio di una «gigante» e pareggia subito con Mandragora,  che su sponda di Kean buca la porta di Di Gregorio da fuori area. Subito dopo, il  portiere è super su Kean. Sul fronte opposto gli uomini di Spalletti sembrano rallentare, fino al guizzo improvviso, all’80’, di  Conceiçao che arriva al cross per McKennie: un grande De Gea evita il raddoppio bianconero. 

22 novembre 2025