Si è appena concluso allo stadio Ferraris di Genova il terzo test match autunnale dell’Italrugby che ha affrontato l’emergente nazionale del Cile. Una sfida che sulla carta non doveva creare problemi agli azzurri, contro una formazione che – però – arrivava sulle ali dell’entusiasmo per aver conquistato per la seconda edizione consecutiva un posti ai Mondiali, battendo allo spareggio proprio quelle Samoa che avrebbero dovuto giocare in Liguria oggi. Ecco come è andata.

Avvio equilibrato, con l’Italia che nei primi minuti fa la partita, ma quando il Cile è palla in mano accelera subito coi suoi trequarti. Al 12’, però, alla prima vera occasione palla ad Ange Capuozzo che si infila nel buco e schiaccia per il 7-0. Al 17’ altra occasione, ottima incursione di Marin, ma un placcaggio da dietro gli nega la meta. Fatica tantissimo la squadra cilena a difendere, tanti falli e al 24’ Da Re va sulla piazzola per il 10-0. Azzurri un po’ sufficienti palla in mano, diversi errori banali, ma dominano possesso e territorio e al 31’ torna sulla piazzola Da Re ma prende il palo. Italia che continua a giocare male, a sbagliare troppo, ma al 35’ da una touche parte la maul, spinge e Tommaso Di Bartolomeo schiaccia il 15-0. Al 38’ arriva il primo attacco cileno nei 22, con una touche pericolosa, fuorigioco azzurro, altro fallo dell’Italia e arriva la meta di Salvador Lues per il 15-7 al termine di un primo tempo giocato veramente con troppa supponenza dall’Italia.

La ripresa inizia con il Cile che sull’onda dell’entusiasmo attacca e al 47’ va sulla piazzola con Salas ma non trova i pali. E subito dopo una difesa inesistente regala palla e meta al Cile con Nicolás Saab per il 15-14. Serve una reazione dell’Italia dopo 50 minuti di basso livello. E la reazione arriva poco dopo, quando Di Bartolomeo segna la sua seconda meta personale e Italia che riallunga sul 22-14. Insiste l’Italia, con un moto d’orgoglio, e al 59’ arriva il cartellino giallo per Clemente Saavedra che lascia il Cile in 14 per dieci minuti. E al 62’ arriva la meta di Monty Ioane che completa un’azione sui 5 metri cileni e azzurri che scappano via sul 29-14. Ora ha alzato bandiera bianca il Cile, che ha finito la benzina e al 72’ palla di Marin al largo per la seconda meta di Ioane per il 34-14. Così dopo la grande paura l’Italia ha chiuso il discorso, anche se da Marassi esce una squadra azzurra con ben più dubbi di quella che vi era entrata. Dubbi che aumentano allo scadere quando arriva la meta di Clemente Saavedra per il 34-19 finale.

ITALIA-CILE 34-19

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Mirko Belloni, 13 Tommaso Menoncello, 12 Leonardo Marin, 11 Monty Ioane, 10 Giacomo Da Re, 9 Alessandro Garbisi, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro, 6 Alessandro Izekor, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Tommaso Di Bartolomeo, 1 Muhamed Hasa
In panchina: 16 Pablo Dimcheff, 17 Danilo Fischetti, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Enoch Opoku Gyamfi, 20 Manuel Zuliani, 21 Martin Page-Relo, 22 Juan Ignacio Brex, 23 Edoardo Todaro
Cile: 15 Matías Garafulic, 14 Clemente Armstrong, 13 Domingo Saavedra, 12 Santiago Videla, 11 Nicolás Saab, 10 Juan Cruz Reyes, 9 Lucas Berti, 8 Alfonso Escobar, 7 Clemente Saavedra, 6 Ernesto Tchimino, 5 Javier Eissmann, 4 Santiago Pedrero, 3 Iñaki Gurruchaga, 2 Augusto Böhme, 1 Javier Carrasco
In panchina: 16 Raimundo Martínez, 17 Salvador Lues, 18 Matías Dittus, 19 Bruno Sáez, 20 Augusto Villanueva, 21 Sebastián Bianchi, 22 Tomás Salas, 23 Joaquín Milesi
Marcatori: 12’ m. Capuozzo tr. Da Re, 24’ cp. Da Re, 35’ m. Di Bartolomeo, 40’ m. Lues tr. Salas, 50’ m. Saab tr. Salas, 53’ m. Di Bartolomeo tr. Da Re, 62’ m. Ioane tr. Da Re, 72’ m. Ioane, 80′ m. C.Saavedra